Economia

Berlino dice no agli eurobond e spaventa le borse europee Lo spread torna a 491 punti

Dopo una mattinata di ampi rialzi, le Borse europee bruciano la ripresa e chiudono in parità dopo che, al termine del vertice con Sarkozy e Monti, la Merkel ha ribadito la propria opposizione al lancio degli eurobond e ad un ampliamento del mandato della Bce. Nel giro di un'ora Piazza Affari è passata dal +2% al -0,2% per poi chiudere piatta

Berlino dice no agli eurobond e spaventa le borse europee Lo spread torna a 491 punti

Le Borse del Vecchio Continente provano a rialzare la testa e tentano il ribalzo all'indomani di una seduta pesantissima dettata dalle tensioni sui titoli di Stato. Anche la Germania sembra non perdere la fiducia, proprio nel giorno in cui la cancelliera Angela Merkel incontrerà il presidente del Consiglio Mario Monti e il capo dello Stato francese Nicolas Sarkozy. Ed è proprio sul segnale dato dall’indice Ifo, salito contro le previsioni degli analisti, che le principali piazze finanziarie d'Europa estendono i rialzi per tutta la mattinata. Ma è bastato che, al termine del verticie di Strasburgo, parlassero il premier Mario Monti, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo di Stato francese Nicolas Sarkozy per riportare i mercati europei in territorio negativo per poi chiudere in parità. Con Piazza Affari che nel giro di un'ora era passata dal +2% al -0,2% per poi chiudere la seduta piatta.

Le Borse europee diventano negative, dopo che la cancelliera Angela Merkel ha ribadito la propria opposizione al lancio degli eurobond e all'ampliamento del mandato della Bce. Non sono solo i listini a impensieriri gli investitori. Dopo il forte calo in apertura a 464 punti lo spread fra i Bund tedeschi e i Btp italiani è tornato a salire fino a toccare in chiusura i 491 punti, un valore che riporta il rendimento dei titoli a dieci anni al 7,11%, in salita rispetto al 6,96% della chiusura di ieri. Per i titoli a 5 anni il rendimento è salito al 7,39% mentre il tasso di quelli a due anni passa al 7,22%. L’andamento da montagne russe ha coinvolto anche il differenziale di rendimento fra i titoli tedeschi e quelli francesi: dopo essere sceso a 130 punti, lo spread è ridsalito a 153 punti, vicino ai valori dell’apertura. Il differenziale dei Bund con i Bonos spagnoli è invece al momento a 442 punti, dopo essere sceso fino a quota 432.

Ma la giornata odierna ha visto il nuovo record storico nel differenziale fra i Bund e i titoli del Belgio, da un paio di giorni in rapida crescita sull’onda della crisi politica di Bruxelles: al momento lo spread è a 350 punti, quasi raddoppiato rispetto ai valori di appena un mese fa.

Commenti