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Berlino inedita sulle tracce dei creatori di tendenze

È la proposta dell'Hotel de Rome: tour d'arte, enogastronomici, di fashion designer, con i consigli di tre ambasciatori sui generis

Elena Luraghi

Nella città più trasformista d'Europa l'ultima moda la lancia un hotel che, guarda caso, prima di diventare un indirizzo-simbolo dell'ospitalità di lusso era una banca. L'albergo in questione è il centralissimo Hotel de Rome di Behrenstrasse (da 295 euro la doppia, www.roccofortehotels.com), accanto alla Staatsoper Unter den Linden che sta per riaprire i battenti dopo il restauro, e a un passo dall'isola dei musei che presto svelerà al mondo il suo strepitoso lifting architettonico.

La moda? Scoprire la capitale attraverso i suggerimenti di tre personaggi di spicco nel campo dell'arte, del fashion design e della gastronomia: tre city insiders, come li chiamano qui, che grazie ai loro consigli «accompagneranno» virtualmente gli ospiti del de Rome negli angoli segreti di una città diversa e sorprendente, lontana dai soliti cliché turistici.

«Berlino è sempre più evocatrice di nuove tendenze», rivela l'insider Heinz Gindullis, che anni fa è stato un pioniere, con il suo ristorante Cookies Cream, della cucina vegetariana (e oggi anche vegana) di alta qualità. Tedesco con natali a Londra, quando negli anni Novanta è approdato giovanissimo nella capitale tedesca («La città più bella ed elettrizzante del pianeta, per questo ho scelto di viverci», commenta) prima ha aperto una discoteca, poi l'ha collegata, tramite una scala sul cortile, al suo neonato, sofisticato ristorante di tofu e verdure, finché due anni fa ha avuto l'ennesima intuizione: chiudere la pista da ballo e inaugurare un secondo indirizzo gourmand, proprio sotto Cookies Cream; il ristorante Crackers, con luci soffuse, tocchi di design e un menu fusion che mette tutti d'accordo, anche gli amanti di pesce e bistecche.

Un'altra testimonianza di trasformismo sono i quartieri di tendenza: dopo la caduta del muro era di moda l'Ovest, poi l'ex Berlino Est è rinata con i restyling di Mitte e Prenzlauer Berg. Chiuse le fabbriche nel cuore della città, i cortili dismessi dove un tempo vivevano gli operai sono diventati luoghi di poesia urbana, da valorizzare con un tourbillon di nuove destinazioni d'uso. In uno di questi Andreas Murkudis, esperto di tendenze, ha aperto l'omonimo concept store di 800 mq con i migliori brand internazionali nel campo della moda e del design: dagli abiti firmati Dries van Noten alla linea biologica di cosmetici australiani Aesop, alle lampade vintage di Bocci. Oltre a visitare questo elegante loft post-industriale, gli ospiti dell'hotel de Rome possono seguire anche i consigli di Andreas Murkudis sui ristoranti più in voga («Ad esempio Daitokai, all'Europa-Center», puntualizza), scoprire i luoghi dove passeggiare in totale relax come Tiergarten, curiosare fra le vetrine di pop-up store e piccoli negozi prêt-à-porter. È una scoperta anche Me Collectors Room Berlin, un luogo interamente dedicato alle mostre d'arte contemporanea con opere della collezione privata di Thomas Olbricht, fra i principali esperti di artworks del Paese. Due sale bianche dedicate alle esposizione temporanee al piano terra (da settembre, quella dal titolo «My Abstract World»), affiancate da un caffè/bistrot e da un labirinto di spazi al primo piano destinato a una Wunderkammer con circa 400 oggetti dal Rinascimento al Barocco, più qualche curiosità del XXI secolo. Siamo a Mitte, quartiere di gallerie d'arte e di colossi monumentali come la Porta di Brandeburgo e il Reichstag con il cupolone in vetro e acciaio firmato Norman Foster, a un passo dall'iconica Potsdamer Platz e dal folcloristico Checkpoint Charlie dove americani e sovietici si scambiavano le spie. «Per altre ventate di novità all'insegna dell'upcycle bisogna andare a Prenzlauer Berg, ad esempio al Kulturbrauerei, l'ex birrificio convertito in spazio polifunzionale con musei, bar, showroom all'insegna del design eco-green», suggerisce Stefano Gualdi, un italiano innamorato dell'energia indomabile di questa città, dove ha fondato Ciao-Berlin! (www.ciao-berlin.de): un'agenzia culturale per programmi personalizzati alla scoperta delle piccole perle nascoste. Infatti Berlino, oltre che trasformista, è pure understatement: piena di meraviglie inedite da cercare (anche) con il passaparola.

Informazioni pratiche e culturali: www.visitberlin.de/it e www.germany.

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