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Berlusconi: "Cento progetti, uno per provincia"

Continuano le attività di soccorso in Abruzzo: oltre 8.500 persone al lavoro, recuperati 171 hotel, montate 31 tendopoli con 24 cucine da campo. Terza visita del premier a L'Aquila: "Si è scatenata una gara di solidarietà straordinaria". E invita a inviare soldi, non aiuti

Berlusconi: "Cento progetti, uno per provincia"

L'Aquila - "Ci sono più di 8500 soccorritori tra uomini e donne. Ieri sera ci sono stati ulteriori danni che devono essere verificati e a cui bisogna dare immediata risposta. Abbiamo prodotto uno sforzo straordinario". Durante la conferenza stampa a L’Aquila, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fatto il punto sui lavori di soccorso dopo il terremoto annunciando che "si è scatenata una gara di solidarietà straordinaria". "L’indicazione che diamo a chi ha offerto queste offerte di trasformarle in soldi - ha invitato il premier - magari vendendo sul mercato ciò che è stato offerto e poi facendo pervenire i soldi".

Cento progetti in campo Elaborare cento progetti di ricostruzione a e affidarli alle Province. È questa l’idea che il presidente del Consiglio ha lanciato per far partire la ricostruzione delle terre colpite dal sisma. "E' una idea su cui sto litigando con lui", ha detto Berlusconi sperando possa "essere una bella sfida per le province" che agirebbero sotto "la responsabilità centrale" della Protezione civile. E qualora "non rispettassero tempi certi e obbiettivi" loro assegnati "sarebbero additate al pubblico ludibrio". Le new town che saranno costruite in Abruzzo non sono, tuttavia, "alternative alla ricostruzioni" e non saranno "ghetti". "Ho visto molte critiche anche da architetti - ha spiegato il premier - la new town non è alternativa alla ricostruzione che faremo, sono case in più". Berlusconi ha spiegato che "saranno città costruite in zone verdi", dunque "nulla a che vedere con banlieu o ghetti di altri Paesi".

Gli sforzi sul campo Per fronteggiare il terremoto in Abruzzo è stato "prodotto uno sforzo straordinario". Berlusconi si è detto "commosso" per il lavoro sin qui fatto e ha ringraziato tutti gli uomini che, "nonostante il pericolo continuativo di ulteriori scosse, hanno messo in pericolo la propria vita". "E' un atteggiamento che ci essere ottimisti sul nostro popolo", ha continuato Berlusconi spiegando che, ad oggi, si contano già 2962 tende per 17672 persone. "Siamo a posto per quanto riguarda le attrezzature, le brande, le coperte - ha assicurato Berlusconi - 31 tendopoli in totale, e abbiamo installato 24 cucine da campo e 14 ambulatori già operativi". Da oggi hanno, inoltre, cominciato a essere operativi i tecnici della Regione per la verifica del danno: sono oggi già centinaia e domani saranno oltre mille. In totale vi sono oltre 8.500 soccorritori, organizzati in 5 centri operativi. Il premier ha fatto sapere che "ne sarà aggiunto un sesto per le altre situazioni delle zone fuori dall’area di 600 chilometri quadrati sui quali la scossa di ieri sera ha prodotto ulteriori danni che devono essere verificati e ai quali va data risposta". Sono stati, infine, recuperati 171 hotel per gli sfollati: "Sarà lo Stato a sostenere le spese e stiamo vedendo di avere lo sconto più alto possibile". "Quindi - ha osservato Berlusconi - abbiamo in assistenza quasi 28mila persone".

Lo sciacallaggio diventa reato La Protezione civile ha registrato "una paura da parte delle persone che hanno lasciato la propria casa circa possibili operazioni di sciacallaggio". Proprio per questo, Berlusconi ha deciso con il Guardasigilli Angelino Alfano di dar vita a un nuovo reato, quello di sciacallaggio, che sarà sanzionato molto severamente. Berlusconi ha fatto sapere che le pene saranno "molto, molto severe perché chi si abbassa in un momento come questo a compiere queste azioni dimostra di avere dentro di sé un disvalore morale assoluto". La previsione di questo reato "sarà fatta quanto prima" e il presidio sarà affidato "ai carabinieri". Inoltre il ministro della Difesa "sta mettendo in campo l’esercito" per migliorare il presidio del territorio in queste aree.

I timori di Berlusconi Le vittime del terremoto "potevano essere molte, molte di più, si poteva pensare che vittime fossero almeno tre volte". Berlusconi non nasconde i propri timori: "Non l’abbiamo detto, ma all’inizio abbiamo pensato che si potesse arrivare alle mille vittime". Nella tragedia, però, il premier vede uno spiraglio di bene: "A seguito del sisma c’è stata una gara di disponibilità che mi ha commosso, l’Italia ha risposto bene alla tragedia". "Lasciatemi dire che c’è la soddisfazione estrema del presidente del Consiglio di vincere il record di resistenza". Quindi la battuta: "44 ore filate senza andare letto, all’età di 35 anni...".

"Qualche volta bisogna sorridere - ha concluso Berlusconi - perché senza l’ottimismo non si riescono a superare le difficoltà e raggiungere i target più difficili".

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