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Berlusconi: "Nessuno mi demoralizza Le tredicesime? Non saranno toccate"

Il premier intervistato dal Tg4 smentisce il taglio delle tredicesime di poliziotti e professori contenuta nella manovra, poi sulle intercettazioni: "Tutti spiati, la legge non piace solo a una lobby di politici e giornalisti". E sulla stampa insiste: "Troppo spesso disinforma". Poi l'attacco alla sinistra: "Con loro al governo saremmo come la Grecia"

Berlusconi: "Nessuno mi demoralizza 
Le tredicesime? Non saranno toccate"

Roma - Parla al Tg4, silvio Berlusconi. E attacca. Prima gli avversari: "La sinistra sa solo solo insultare, calunniare e diffamare e non ha idee. La realtà è che a me non mi demoralizza nessuno. Noi andiamo avanti per il bene dell'Italia e degli italiani". Poi magistrati e giornalisti. "La legge sulle intercettazioni non è un attacco alla libertà di stampa, ma difende la privacy dei cittadini e il diritto a non essere spiati quando telefonano. I cittadini italiani sono più spiati nel mondo". Poi smentisce il taglio delle tredicesime per forze dell'ordine, professori e ricercatori in finanziaria: "Smentisco questa notizia nella maniera più assoluta".

Le intercettazioni "E' una legge - prosegue il premier al Tg4 - che difende la privacy e impedisce di trasformare gli articoli di giornali in sentenze anticipate. Qui - aggiunge - ci sono in campo due idee contrapposte: da un lato c'é la sinistra che ritiene che lo Stato può tutto, può entrare nella vita di una persona e massacrarla senza confini. Poi ci siamo noi che riteniamo o che prima di tutto ci sia il diritto inviolabile alla privacy che appartiene alla sfera della libertà individuale dei cittadini che proprio lo Stato deve garantire e tutelare. Nessuno - sottolinea ancora Berlusconi - sta mettendo in discussione l'utilità delle intercettazioni nella lotta al terrorismo e non è vero che si vuole tutelare la casta dei politici. Il problema è che siamo tutti spiati, i cittadini italiani sono i più spiati nel mondo e questo non è tollerabile. Solo una piccola lobby di giornalisti e giudici la pensa in modo contrario".

Con la sinistra come la Grecia "Se stessero loro al governo l'Italia sarebbe nel mirino della speculazione internazionale, come la Grecia" ha detto il presidente del Consiglio. Berlusconi ha aperto l'intervista lamentando "l'ostilità preconcetta dell'opposizione di sinistra" che "è una anomalia tutta nostra". Da essa il governo riceve "una raffica sistematica di no, senza che ci sia fatta una sola proposta alternativa". "Noi siamo costretti ad andare avanti da soli - ha aggiunto Berlusconi - e lo facciamo con ottimi risultati", come dimostra che "i partiti della maggioranza hanno vinto tutte elezioni sin qui tenute".

La stampa disinforma "In Canada ho detto che ci vorrebbe uno sciopero contro i giornali. Ho fatto una provocazione doverosa e l'ho fatta dopo aver visto i titolo dei quotidiani. La stampa ha certamente come funzione essenziale oltre a quella di informare correttamente, anche quella di controllare il potere. Ma la storia recente ed attuale del nostro Paese ci insegna che troppo stesso siano di fronte ad un'informazione schierata e a senso unico che non esita a disinoformare e che sostiene che non c'é libertà di stampa in Italia è una falsità assoluta" continua il premier. "Voglio sottolineare - aggiunge - che nella missione all'estero non solo siamo stati protagonisti al G8 e G20 come invece nessuno ci ha riconosciuto ma, abbiamo firmato accordi importanti e in Brasile e a Panama.

Io - aggiunge - continuo a lavorare per risultati concreti".

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