Cronache

Biasotti e Burlando pronti alla campagna del «fair play»

Biasotti e Burlando pronti alla campagna del «fair play»

Svelenire il clima, distendere le tensioni impegnandosi a condurre una campagna elettorale dai toni pacati nel segno del rispetto dell’avversario politico: è il senso della stretta di mano di ieri pomeriggio a Genova tra il candidato del centrodestra a governatore della Liguria Sandro Biasotti ed il presidente uscente e candidato del centrosinistra alle prossime regionali Claudio Burlando.
L’iniziativa è stata lanciata stamani da Biasotti durante una trasmissione su una tv locale, alla luce del clima in cui è maturata l’aggressione di ieri sera al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, e Burlando ha subito accettato. «Quanto avvenuto a Milano è deprecapile e da condannare - ha detto Biasotti - ma ciò che preoccupa è che questa aggressione sia stata condivisa da migliaia di persone certamente non disturbate da problemi psichici. Questo odio, queste tensioni preoccupano. Credo sia importante condurre una campagna in cui anche i candidati si comportino senza intemperanze verbali, basata su fatti, con grande rispetto degli avversari politici, che non sono dei nemici». Clima disteso tra i due principali contendenti alla poltrona più alta della Liguria (a cui ieri si è aggiunto un terzo candidato ufficiale: Giuliana Sanguineti, medico in pensione, per il Partito Comunista dei Lavoratori) pronti ad avviare un confronto elettorale all’insegna del fair play.
«Questo appello che rivolgiamo per una campagna ordinata, tranquilla, rispettosa, basata sui fatti e non sulle invettive o sulla violenza verbale - ha dichiarato Burlando - è un segnale molto bello che diamo, chiedendo anche ai nostri candidati di attenersi a questo atteggiamento di rispetto, di confronto sulle idee e sulle opinioni, tanto più in un momento in cui il Paese è in una crisi drammatica e la gente ha voglia di tutto, meno che vedere i loro rappresenti litigare».
Ieri sera è intervenuto anche Michele Scandroglio deputato e coordinatore regionale del Popolo della Libertà. Scandroglio ha fatto sapere che la sede del partito a Genova è stata tempestata di telefonate con attestazioni di solidarietà e stima a Silvio Berlusconi: «I drammatici fatti di domenica - spiega Scandroglio - sono la conferma che esistono vari modi di fare politica: uno pregiudizialmente contro, l’altro del fare che cerca di risolvere i problemi del Paese».

Il deputato Pdl non ha risparmiato una stoccata al comportamento di Antonio Di Pietro, leader dell’Idv: «Il clima di esasperazione ha nomi e cognomi e le parole di solidarietà di certa sinistra appaiono sconcertanti».

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