Roma

Bilancio «di rigore, equità, sviluppo»

Nessuna “macelleria sociale”, tiene a sottolineare il sindaco Alemanno, ma una serie di misure che richiederanno qualche sacrificio per uscire dall’emergenza provocata dalla dissennata gestione finanziaria del quadriennio 2003-2007 come certificato dall’indagine della Corte dei conti. Per rimediare in qualche modo alla voragine creata soprattutto in quel periodo, ma anche in anni più lontani, c’è bisogno adesso di una svolta vera, alla quale tutti i romani sono chiamati a partecipare secondo le loro possibilità. E in occasione dell’approvazione definitiva della manovra, Alemanno ha annunciato cambiamenti reali nell’immediato, soprattutto sul fronte della spesa capitolina, a iniziare da un taglio dei dirigenti comunali.
Nel dettaglio, gli asili nido saranno più cari (ma comunque con rette molto più basse di quelle che si pagano in tutte le altre città italiane), la contestata tassa di soggiorno avrà un tetto massimo di a 5 euro. E poi razionalizzazione delle spese e recupero dell’evasione. Questi i punti cardine del bilancio 2010 approvato dalla giunta che ammonta a 5.006.200.000 di euro di cui 3.640.000.000 di parte corrente e 1.3666.200.000 per il piano investimenti; la manovra correttiva ammonta a 237,5 milioni di euro, di cui 187,5 milioni di euro per dipartimenti e municipi, e 50 milioni di euro per finanziare il piano straordinario per la manutenzione stradale.
Un bilancio definito di «rigore, equità e sviluppo», ha detto il sindaco. «Un bilancio di guerra a sprechi e evasione», lo ha definito l’assessore al Bilancio Maurizio Leo. Un bilancio dopo il quale, ha detto Alemanno, arriverà la parziale privatizzazione di alcune società pubbliche e che vedrà l’ultima Estate romana finanziata dal comune: la prossima avrà solo sponsor privati. Ma il bilancio prevede anche investimenti: 1,3 miliardi verranno ipiegati in opere pubbliche. Tra queste, le metropolitane, l’allargamento di via Tiburtina; 13 milioni di euro serviranno alla realizzazione del Museo della Shoah, 16 alla manutenzione scolastica e 235, in project financing, per il Campidoglio 2. Alla spesa sociale sono destinati 184,4 milioni per il 2010 (di questi 15 milioni provengono dall’accordo sindacale del 2009). Quasi 20 milioni (19,8) saranno recuperati nella lotta all’evasione, grazie agli accordi con la guardia di finanza, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia del territorio. Dall’adeguamento delle tariffe arriveranno 4,2 milioni, 17 dall’aumento del Cosap, 1,5 dai dividendi delle partecipate e 18 dall’aumento dell’Ici delle case stabilmente sfitte. Il gettito stimato in previsione dell’applicazione dal 2011 della tassa di soggiorno è di 80 milioni di euro: la misura prevede il pagamento di un euro ogni notte per tre notti in campeggi, agriturismi, B&b e hotel a una stella; 1,5 euro per i due stelle; due euro per affittacamere e residence e tre stelle; 3 euro per i quattro stelle e 5 per i cinque stelle.
I primi tagli alla spesa per beni e servizi passeranno dai costi di gestione degli immobili, degli affitti e dalla rinegoziazione al ribasso delle forniture per i quali il Campidoglio prevede un risparmio di 3,1 milioni annui. Sul fronte degli accordi sindacali si prospetta per il 2010-2011 l’apertura di un nuovo tavolo per il rispetto degli impegni e l’utilizzo dei 32,7 milioni per il 2009 destinati ad agevolazioni e al sostegno per le famiglie nelle fasce deboli e ai lavoratori in situazione di crisi occupazionale. Riguardo al decoro urbano, previsti 108 milioni per la manutenzione delle strade e 11,6 per la gestione integrata del territorio. Il calendario ipotizzato per l’approvazione della manovra in Consiglio comunale prevede di arrivare al 29 luglio.

Non si potrà infatti per legge andare oltre il 31 luglio.

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