Cronaca locale

Bimbi a scuola a piedi, Bergamo docet

Niente più code e ingorghi in automobile con mamma o papà. E niente scuolabus. È molto più divertente arrivare in classe a piedi, scarpinando in fila col Pedibus (o Piedibus come lo chiamano in alcuni Comuni). In Lombardia, ogni giorno migliaia di ragazzini delle elementari vanno a scuola in gruppo, provvisti di giubbetti o cappellini ad alta visibilità lungo percorsi pedonali sicuri, appositamente studiati dalla Polizia Locale. Un «uovo di Colombo» ideato anni fa in Danimarca per combattere il traffico veicolare nelle città, ma pure per vincere pigrizia e obesità negli scolari delle primarie. Il sistema si è subito diffuso in tutto il Nord europeo e negli Stati Uniti. Da qualche anno, grazie anche alla legge 285 del 1997 su Diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, questo servizio è arrivato anche da noi. Come funziona? Le carovane ecologiche sono composte ognuna da un massimo di 20 scolari, accompagnati da due volontari adulti, conducente e controllore. Come un vero autobus in servizio, l’allegra combriccola parte da un capolinea e seguendo un itinerario, di solito inferiore al chilometro, si ferma a raccoglie altri passeggeri. «Lungo il tragitto - dicono all’associazione che per prima ha importato il sistema in Italia e che ha pure un sito Internet da dove dispensa consigli - i bambini imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si abituano a muoversi autonomamente».
È Bergamo la città lombarda che per prima, nel 2002, ha allestito il servizio Piedibus (a Milano la sperimentazione parte solo nel 2005). Oggi in città si muovono con questo sistema 1300 bambini di 14 diverse scuole primarie (a Milano il Pedibus interessa 500 bambini di sette scuole elementari). Alla riapertura delle scuole, lo scorso 18 settembre, lo stesso sindaco, Franco Tentorio, ha voluto «guidare» il Piedibus fino alla scuola Biffi. Anche a Como, coi suoi 14 mila 500 bambini sparsi tra asili, elementari e medie, il problema della mobilità sostenibile è molto sentito. Tanto che da quest’anno anche gli scolari di Monteolimpino hanno le loro linee pedonali. Anna Veronelli, assessore ai Tempi del capoluogo lariano, non ha dubbi: «I Pedibus delle scuole di Sagnino, di via Montelungo e di via Viganò portano a scuola circa 600 bambini e tolgono dalla strada quasi altrettante auto». A Mantova è partita una sperimentazione in due scuole (la primaria Martiri di Belfiore e la secondaria Bertazzolo) che per ora coinvolge un centinaio di bambini. «Stiamo mettendo in sicurezza molti percorsi - dice Fabio Aldini, assessore alle Politiche Educative del Comune - per allargare la sperimentazione. La cosa più difficile è convincere le famiglie ad affidarci i bambini».
E mentre a Cremona il sistema è ben rodato, con tre linee attive, a Varese quest’anno sono 17 i percorsi attivati che coinvolgono le scuole Pascoli, San Giovanni Bosco, Anna Frank, Carducci (Casbeno), Garibaldi (Bizzozzero) e Parini (Gubiano). E i bambini? Da parte loro sembrano soddisfatti.

Soprattutto se, come succede a Bergamo, durante la quotidiana passeggiata che li porta a scuola possono appioppare «multe morali» agli automobilisti che parcheggiano sui marciapiedi o sulle strisce pedonali.

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