Bimbo sbranato Tre gli indagati

È accusato di omicidio colposo il proprietario dei tre pitbull terrier che giovedì mattina hanno sbranato a Oberglatt, un Comune alle porte di Zurigo, un bambino turco di sei anni. La magistratura zurighese ha formulato la stessa accusa anche nei confronti di un conoscente e della compagna dell’uomo: rischiano fino a tre anni di reclusione. Il proprietario - un italiano di 41 anni che in totale aveva sei pitbull - aveva lasciato i cani provvisoriamente in uno sgabuzzino sul terrazzo al pian terreno dell’appartamento del conoscente, di cui era ospite. Insieme alla sua compagna stava pulendo il locale in cui teneva i pitbull. Tre di loro sono riusciti a scappare. Dopo poco hanno aggredito il bambino, che da solo stava andando a scuola. I due uomini sono ora in detenzione preventiva. Il proprietario era già stato multato nell’aprile scorso: due dei suoi pitbull erano già sfuggiti al suo controllo. I cani erano stati cresciuti in Italia, dalla madre dell’uomo «in condizioni che sarebbero punibili secondo il diritto svizzero», ha detto ieri il giudice istruttore Susanne Steinhauser. I cuccioli non facevano movimento e non avevano contatti con l’esterno. Il figlio li ha poi portati in Svizzera legalmente, dove voleva rivenderli.

Intanto ieri Jospeh Deiss, presidente della Confederazione, ha sollecitato un inasprimento delle regole per chi possiede cani aggressivi.

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