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Ma Bin Laden non fu il primo ad attaccare gli Usa

Mauro della Porta Raffo

Contrariamente a quanto la grande maggioranza dei commentatori ha sempre sostenuto, l’attentato alle Twin Towers e al Pentagono dell’11 settembre 2001 non è affatto «il primo attacco subito dagli americani sul proprio territorio dalla fine della Guerra di Indipendenza», e ciò a prescindere dal raid a sorpresa portato a termine il 7 dicembre 1941 dai giapponesi a Pearl Harbor, che non va preso in considerazione visto che, all’epoca, le isole Hawaii non facevano parte degli Stati Uniti (saranno ammesse solo nel 1959).
Per la Storia, infatti, la prima incursione straniera in terra Usa si ebbe nel corso della cosiddetta Guerra del 1812 (che, malgrado il nome, durò ufficialmente fino al 24 dicembre 1814 e sul campo al gennaio del 1815), che vide gli Stati Uniti e la Gran Bretagna nuovamente in armi tra loro.
Nell’estate del 1814, infatti, le truppe inglesi arrivarono addirittura a conquistare la capitale Washington e a mettere a fuoco e fiamme i suoi edifici. È in ragione di ciò, fra l’altro, che la Casa Bianca fu in tal modo nomata: ricostruita dopo la subita devastazione, fu dipinta appunto di bianco come in precendenza non era.
Pittoresca, ma molto seria, la seconda «invasione» del suolo americano.
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo del 1916, un nutrito battaglione di guerriglieri e banditi messicani guidati da Pancho Villa assalta la cittadina di Columbus, nel New Mexico, con ogni probabilità per scovare colà un venditore di armi che pare avesse rifilato a Villa fucili e pistole inservibili. Il risultato fu un considerevole numero di morti e notevoli devastazioni.


Conseguenza quasi immediata, Pancho Villa - fino a quel momento simpatico agli americani, che lo vedevano spesso al cinema nei panni dell’eroe nei documentari girati nel corso della Rivoluzione messicana - si trasforma in ricercato, anzi nel più ricercato tra tutti i banditi, tanto che il presidente Wilson arriverà a inviare in Messico addirittura una vera e propria spedizione militare agli ordini nientemeno che del generale Pershing. Ovviamente, in quasi un anno di ricerche, di Pancho Villa - come di Bin Laden, in un quinquennio oggi - neppure una traccia!

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