Biodiversità, un Parco per il futuro del Pianeta

L'attivista vanda Shiva all'inaugurazione del parco della Biodiversità e del Padiglione del Biologico: "E' il luogo più bello e più importante di tutta l'Expo". Il primo Forum Internazionale del Biologico

Biodiversità, un Parco per il futuro del Pianeta

"Più distruggiamo la biodiversità, più l'agricoltura diventa vulnerabile. alle malattie, ai cambiamenti climatici. L’agricoltura non deve essere violenta, lo diventa quando c'è la monocultura della mente che riduce la biodiversità. Evitiamo di farlo": è questo il messaggio dell'attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva, uno dei volti internazionali di Expo Milano 2015. Lo ha lanciato attraversando il Parco della Biodiversità, quello che porta al Padiglione del Biologico, inaugurato per l'occasione.

"Questo Parco - ha detto - è il luogo più bello e più importante di tutta l'Expo. È una gioia per me attraversarlo. Tutta l'Expo dovrebbe essere così, un grande parco della biodiversità". Accompagnata accompagnata da Duccio Campagnoli, presidente di Bologna Fiere, e dalle Donne in campo della Confederazione italiana agricoltori (Cia), l'attivista indiana ha piantato in una piccola aiuola dei semi indiani di zucca, okra e melone portati dall'associazione da lei fondata, Navdanya International. Ma ha riservato un gesto di attenzione anche all'Italia seminando con le sue mani cereali biologici italiani, fra cui fagioli e farro. "Speriamo che siano felici qui e che si moltiplicheranno" ha auspicato Vandana Shiva nel corso della sua passeggiata, attivista originaria dello Stato indiano dell'Uttarakhand, che da una vita si batte contro i brevetti delle multinazionali e contro gli ogm che "avvelenano il pianeta".

Dopo l’inaugurazione del Padiglione si è tenuto il primo Forum Internazionale del Biologico, basato sulla difesa dell’ambiente: The Organic can save the world, il Biologico salverà il Pianeta.

Alla conferenza di presentazione hanno partecipato Giuseppe Sala commissario unico per Expo Milano 2015, Paolo Carnemolla Presidente FederBio, Cinzia Pagni vice presidente vicario Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, Fabio Brescacin presidente EcorNaturaSì, Lucio Cavazzoni presidente Alce Nero, Charikleia Minotou presidente Ifoam Agriobiomediterraneo e Andrea Olivero vice ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con delega all’Agricoltura Biologica.

"L'obiettivo - ha spiegato Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, che ha realizzato tutta l'area Bio - è riunire le organizzazioni del biologico, le realtà ambientaliste, del terzo settore, scientifiche, gli agricoltori, le imprese, i cittadini. Vogliamo dimostrare che il modello agricolo biologico è la vera risposta alla sfida lanciata da Expo. Un progetto proposto dal ministro Martina al quale hanno aderito le organizzazioni dell'agricoltura biologica e biodinamica, che viene supportato da BolognaFiere grazie all'esperienza maturata con Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale".

Il Parco come una grande fattoria biologica

Nel cuore dell’Expo, da Palazzo Italia e dall’ Albero della Vita, il Parco della Biodiversità si apre come una grande area verde di 8.500 metri quadrati, che arriva fino alla Porta Est, nella quale si può passeggiare tra alberi piante e campi che mostrano i diversi esempi di coltivazione nella "agrobiodiversità" italiana: attraversare il parco è come visitare e vedere tutta insieme la "fattoria biologica italiana", le terre naturali e le colture delle grandi eco-zone del paesaggio italiano, dalla montagna alpina alla grande Pianura Padana, dall’area appenninica fino alle pianure e alle coste mediterranee, trecento specie di piante, tutte realizzate con i canoni della coltivazione biologica.
Nel Parco, in questa Fattoria Biologica di Expo, si trovano poi come attorno ad un’aia tre padiglioni.

Il Padiglione della Mostra della Biodiversità, realizzata dal Comitato scientifico costituito con la facoltà di Agraria dell’Università di Milano con la collaborazione delle facoltà dell’Università di Padova e Bologna; che ospita anche le aree di presenza del ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura e rappresenta anche l’impegno della ricerca per le nuove pratiche e tecniche per l’agricoltura e la produzione biologica e innovativa testimoniato da tante presenze e iniziative: del Coordinamento delle Università italiane per Expo, dell’Osservatorio del Biologico dell’Università Bocconi, del Centro mondiale per il biologico Ifoam e altre ancora; da qui prendono il via le visite guidate e gli incontri con esperti e protagonisti che faranno “Lezioni di Biologico “ a grandi e piccoli, anche per il programma delle visite delle scuole a Expo.

Il Padiglione del Biologico italiano dove sono presenti le più significative del mondo del biologico per l’alimentazione e della produzione al naturale per salute e benessere; e dove i visitatori trovano, provano e vivono il biologico nel Biomarket e in Cucina e Pizza Biologica che permette una sosta di ristoro tutto e solo biologico accanto agli orti urbani e al verde della agricoltura di città.

Il Teatro della Terra, Centro convegni di 200 posti che ospiterà la presentazioni dei “custodi della terra” italiani, gli agricoltori, le associazioni e le imprese impegnati nell'agricoltura innovativa, nella produzione biologica e nelle tecnologie appropriate di cui hanno bisogno; qui ci saranno eventi come gli incontri con grandi testimoni e protagonisti della cultura e della lotta per “I diritti della terra e i diritti alla terra”; giornate e incontri internazionali e istituzionali che associazioni e ministeri dedicheranno ai grandi temi della salvaguardia della biodiversità e della sostenibilità.


Al termine (o all’ingresso) del Parco-fattoria i visitatori incontrano il verde degli esempi di coltivazione degli orti e dell’agricoltura urbana che saranno animati dalle tante esperienze di città italiane a cominciare da Milano e Bologna.

Commenti