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Blindato il Mar Giallo: Seul invia altri soldati Ministro Difesa lascia

La Corea del Sud rinforzerà il contingente militare in 5 delle sue isole nel Mar Giallo. Pyonyang: "Pronti a nuovi attacchi se arrivassero sconsiderate provocazioni". Domenica via alle esercitazioni congiunte Usa-Seul

Blindato il Mar Giallo: 
Seul invia altri soldati 
Ministro Difesa lascia

Seul - La Corea del Sud rinforzerà il suo contingente militare in cinque delle sue isole nel Mar Giallo vicine alla Corea del Nord, dopo il bombardamento portato martedì nella zona da parte di Pyonyang. La Corea del Nord ha, invece, avvertito di essere pronta a nuovi attacchi se dal Sud arrivassero "altre sconsiderate provocazioni militari". Intanto ha dato le dimissioni il ministro della Difesa sudcoreano.

Rifiutati i colloqui con l'Onu La Corea del Nord ha rifiutato la proposta da parte del Comando Onu a guida americana in Corea del Sud di organizzare un incontro a livello di generali, volto a discutere l'attacco militare portato martedì da Pyongyang contro un'isola sudcoreana nel Mar Giallo. Secondo quanto riferisce l'agenzia sudcoreana Yonhap, che cita un funzionario del governo di Seul, "la Corea del Nord pare aver rifiutato l'offerta perché non ritiene di poter trarre alcun beneficio dall'incontro". Il Comando Onu in Corea del Sud, che vigila sul rispetto dell'armistizio siglato nel 1953 a conclusione della Guerra di Corea, aveva lanciato la proposta di colloqui il giorno successivo all'attacco nordcoreano all'isola di Yeonpyeong.

Le esercitazioni con l'America Le esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Usa, manderanno un "chiaro messaggio" a Pyongyang. "Nei colloqui telefonici con il segretario di Stato Hillary Clinton, abbiamo concordato che l'esercitazione sarà in grado di mandare un chiaro messaggio al Nord in relazione ai recenti episodi", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri di Seul. Le esercitazioni congiunte dovrebbe iniziare domenica.

La Cina: no ad atti provocatori Pechino si oppone a "qualsiasi atto militare provocatorio" nella penisola coreana ma non incolpa la Corea del Nord per l’attacco alla corea del sud all’inizio di questa settimana. Lo ha detto il premier cinese Wen Jiabao, dopo un incontro col presidente russo Medvedev. "Il nostro paese - ha aggiunto Wen Jabao - ha sempre mirato a mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana". La dichiarazione del premier è stata la prima reazione di alto livello provenienti dalla Cina, ma non menziona direttamente la corea del nord o i piani della corea del sud e degli stati uniti per mettere in atto delle esercitazioni navali comuni questo fine settimana nel mar giallo. Wen ha esortato "tutte le parti interessate ad esercitare la massima moderazione in una situazione grave e complicata", dice la nota riportata sul sito web del ministero degli esteri cinese.

Il premier cinese ha inoltre invitato la comunità internazionale a fare di più per allentare le tensioni.

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