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Blitz contro i Casalesi: la polizia sequestra anche il lago Averno

Maxioperazione anticamorra della Dia di Napoli, tra i beni sequestrati anche il lago di Averno. Un famoso specchio d'acqua di origine vulcanica citato anche da Virgilio e Dante

Blitz contro i Casalesi: 
la polizia sequestra 
anche il lago Averno

Napoli - È in corso un’operazione anticamorra della Dia di Napoli contro il clan dei Casalesi. In applicazione di un decreto emesso dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di affiliati al clan, è stato sottoposto a sequestro preventivo anche il lago di Averno, uno specchio d’acqua della zona flegrea, ricco di importanti siti storici. Il decreto che la Dia di Napoli sta eseguendo riguarda, soprattutto, il lago leggendario che ancora oggi rinnova suggestivi ricordi narrati dall’epopea virgiliana e dantesca, del mito dell’entrata agli Inferi e della tradizione della Sibilla. Il Lago d’Averno è un lago vulcanico che nel 1750 fu donato dai Borboni ad una nobile famiglia napoletana con un lascito regio, poi tramandato agli eredi che l’hanno venduto nel 1991 alla società Country Club srl della famiglia Cardillo.

Operazioni spropositate "Gennaro Cardillo - è scritto nel decreto di sequestro - ha operato acquisizioni di beni, direttamente o tramite la sua società, del tutto sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Tale sproporzione impone la presunzione di illecita provenienza dei mezzi impiegati per gli acquisti in mancanza di ogni attuale giustificazione circa la lecita provenienza dei mezzi medesimi"". Irrilevante - si aggiunge - è la circostanza che vi siano iscrizioni ipotecarie nei confronti della società, in quanto uno degli strumenti utilizzati per occultare l’illecita dei mezzi impiegati per l’acquisizione dei beni è costituito dal ricorso al credito esterno rispetto al quale assume rilevanza, ancora una volta, tra il capitale acquisito a credito e i redditi dichiarati; nel caso di specie, Cardillo, come si desume dalle dichiarazioni presentate, non aveva certamente i mezzi per ricorrere a significativi capitali di credito esterni". La società "Terra mia" aveva rilevato negli anni scorsi il ristorante e agriturismo "Il licaone", immerso nel verde e con una vista mozzafiato sul lago. Qui, come hanno raccontato alcuni collaboratori di giustizia, si incontravano Setola e altri affiliati al clan dei casalesi. Sempre nella stessa zona Cardillo gestisce la discoteca Aramacao. Il decreto di sequestro è stato emesso dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho e dai pm Giovanni Conzo, Alessandro D’Alessio, Catello Maresca, Alessandro Milita e Cesare Sirignano.

Le operazioni di sequestro sono state coordinate dal dirigente della Dia, vicequestore Maurizio Vallone.

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