Rapporti

Bmw Vision Next 100, ecco il futuro

Elettrificazione e intelligenza artificiale si possono già toccare con mano

Gabriele Villa

Bergamo Come guideremo? Quale auto guideremo? Su quali strade guideremo? La mobilità del futuro, qualunque sarà il mezzo di trasporto sul quale saliremo a bordo, è già da tempo e per tempo sotto la lente d'ingrandimento delle maggiori case costruttrici che, per progettare, studiare e prevedere, entrano nell'orbita della Scienza.

È il caso di Bmw che, recentemente, ha scelto, ancora una volta, l'appuntamento di innovazione e tecnologia di «BergamoScienza», per anticipare la visione della mobilità prossima ventura, secondo il gruppo. «In un mondo caratterizzato sempre più da cambiamenti rapidi è necessario, anzi quasi vitale, adottare decisioni capaci di dare risposte concrete e moderne alle nuove esigenze della mobilità sostiene Sergio Solero, presidente e ad di Bmw Group Italia - ed essere leader in termini di innovazione e tecnologia è uno dei nostri must». E per proiettarsi e far proiettare concretamente i visitatori verso il Futuro, Bmw ha esposto per tutta la durata della manifestazione, il prototipo Vision Next 100 realizzato nel 2016 per celebrare il centenario di Bmw Group. «Per Bmw la strada è molto chiara - sottolinea Solero - per questo motivo, ad esempio, dal 2020 vetture elettrificate verranno prodotte assieme a quelle a combustione sulla stessa linea di produzione di ogni modello e dal 2025 le vetture elettrificate rappresenteranno dal 15% al 20% delle nostre vendite con 25 modelli di questo tipo nella gamma, di cui 12 completamente elettrici». E la Vision Next 100? Si muove autonomamente, con una piccola luce sul cofano che quando è verde indica l'attivazione dell'assistente di guida (companion) e che a guidare sarà l'intelligenza artificiale stessa dell'auto. Che farà percorrere le strade evitando pedoni, ciclisti e ogni rischio.

Portiere ad apertura verticale, interni con sedili girevoli, nessun pulsante perché tutti i comandi sono gestuali e vocali, mentre persino volante e strumentazione compaiono secondo una «geometria viva» solo quando si è in modalità di guida manuale per scomparire e lasciare spazio, poi, in modalità autonoma. Una navicella spaziale? Forse, o almeno quasi.

In ogni caso tanta sicurezza e tempo libero in più, per noi, e per tutte le nostre necessità e le nostre passioni, dentro le auto del futuro. Intrigante, no?

Commenti