Economia

Bollo auto, scadenze e comportamenti in caso di «cartelle pazze»

I suggerimenti di Sermetra, che ricorda anche come solo nelle agenzie di pratiche automobilistiche si possono correggere in tempo reale i dati eventualmente errati, presenti nel sistema, mettendo in regola la propria posizione ed evitando problemi

Ultimo giorno utile, lunedì 1 febbraio, per mettersi in regola con i pagamenti del bollo auto e del canone tv. Per chi non onorerà la scadenza scatteranno automaticamente le sanzioni previste per il ritardato pagamento. Abbonamento tv: quest'anno la tassa richiesta è pari a 109 euro e il pagamento può essere effettuato in toto o, per chi ha già provveduto in parte, con rata semestrale (55,63 euro) o trimestrale (28,97 euro). Il mancato pagamento del canone da parte degli abbonati può comportare sanzioni che vanno da 103,29 e 516,45 euro.
Bollo auto: ultima chiamata anche per i milioni di automobilisti con autoveicoli con oltre 35 kW, il cui bollo è scaduto il 31 dicembre 2009. Per i versamenti ci si può rivolgere ai tabaccai, alle Poste, alle banche, all'Aci e alle agenzie di pratiche auto.
A pagare devono essere tutti gli automobilisti che avevano la scadenza lo scorso dicembre o hanno immatricolato il veicolo dal 22 dicembre 2009 fino al 21 gennaio scorso. Nelle sole regioni di Piemonte e Lombardia, per chi ha immatricolato l'auto dall'1 al 31 gennaio 2010 la scadenza è fissata al primo marzo.
Inoltre, per andare incontro alle esigenze delle zone colpite dal terremoto, i cittadini residenti i alcuni comuni dell'Abruzzo (indicati nel decreto n. 3 del 16.04.2009 e nel decreto n.11 del 17.07.2009) potranno beneficiare di una proroga sul pagamento. Per tutte le tasse auto dovute dal 6 aprile al 30 novembre 2009, è possibile corrispondere il bollo auto entro il 30 giugno prossimo.
Per pagare il bollo, comunque, oggi ci si può rivolgere a diversi operatori autorizzati. In proposito, Sermetra ricorda che solo nelle agenzie di pratiche auto si possono correggere in tempo reale i dati eventualmente errati presenti nel sistema, mettendo in regola la propria posizione fiscale ed evitando di incorrere in futuri accertamenti.
Le agenzie, in pratica, possono individuare l'importo esatto dovuto e regolarizzare i bolli eventualmente rimasti non pagati negli anni precedenti e relative sanzioni rimaste pendenti; vedere cambi di residenza avvenuti o inserirne uno nuovo (il cambio di residenza incide sul prezzo finale perché il bollo è una tassa il cui importo varia a secondo delle regioni); vedere passaggi di proprietà o inserire quelli non registrati; vedere le modifiche tecniche fatte al veicolo e già registrate nell'archivio oppure registrare i nuovi interventi fatti (esempio impianti gpl/metano che incidono sull'importo del bollo).
«Gli altri operatori - si legge in una nota di Sermetra - fanno solo riferimento al dato statico della targa. Va ricordato che se si paga un bollo sbagliato possono arrivare gli avvisi di accertamento anche dopo alcuni anni, anche se si pensa di aver pagato tutto regolarmente.
In pratica, se ci si reca in un'agenzia portando con sé il libretto dell'auto nel quale è segnato un nuovo impianto Gpl, magari collaudato due giorni prima, è possibile pagare il bollo relativo che considera anche l'impianto nuovo.
Sermetra, presente in Italia con 2.400 agenzie sparse su tutto il territorio, ricorda anche che è buona norma conservare i bolli per 5 anni, anche se dipende da varie sistuazioni: se ad esempio il bollo viene pagato dal tabaccaio la ricevuta è fondamentale. Se invece si va in un'agenzia non è determinante, perché i pagamenti effettuati rimangono iscritti nell'archivio versamenti della regione e possono sempre essere recuperati in caso di smarrimento della ricevuta.
Un suggerimento, infine, su quello che si deve fare se arriva la segnalazione di mancato pagamento per un bollo relativo a una vettura di cui non si è più in possesso. O, ancora, se arriva un avviso di pagamento per un bollo o più bolli già pagati?
«Questo è il caso delle cosiddette cartelle pazze: la prima cosa da fare è accertarsi in che data è stato venduto il veicolo, consultando la propria copia dell'atto di vendita se ancora disponibile oppure richiedendo una visura al Pra, per un controllo dei dati relativi al veicolo: eventuali passaggi di proprietà, rottamazione, perdita di possesso. Nel caso di avviso di mancato pagamento bisogna recuperare le ricevute e verificarne i dati.

In ogni caso - ricorda ancora Sermetra - è possibile recarsi in un'agenzia che potrà fare le opportune verifiche.

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