Cultura e Spettacoli

Da Bono a Stewart, le rockstar ci insegnano a vivere bene

Il saggio "I dieci comandamenti" racconta il punto di vista (spesso esagerato) degli artisti su esistenza, droga e sesso

Da Bono a Stewart, le rockstar ci insegnano a vivere bene

Ted Kessler, direttore della rivista Q (il più autorevole mensile rock britannico) è un provocatore e ama i paradossi. «Tutte le cose belle della mia vita mi sono state consigliate dai miei eroi musicali». Addirittura, dice, la sua bussola morale è stata calibrata dalle rockstar. Allora cosa ha fatto? Ha raccolto in un libro I dieci comandamenti. I precetti delle rockstar per migliorarti la vita (Tsunami, pagg. 208, euro 19). Blasfemo? Quantomeno originale (e divertente) nel mettere a fuoco le idee (spesso surreali) delle star sugli argomenti più disparati. Un esempio portato da Kessler per dire che il metodo funziona? Ovviamente è ironico. Ezra Koenig, leader dei Vampire Weekend, suggerisce: «Rispondi alle email mentre bevi il caffè». Perché? Con l'empatia aumentata dalla caffeina «presenterai la migliore versione di te stesso». «Cari lettori - dice Kessler - adesso lo faccio anch'io ed è vero». Kessler gioca col suo pubblico e scrive: «Vi consiglio di tenere la vostra copia a portata di mano, per quei momenti in cui la noia e i dubbi vi attanagliano. Vi aiuterà a risolvere le crisi, vi darà ispirazione».

Potrete così leggere il pensiero di John Cale - con Lou Reed anima dei Velvet Underground - sul fatto che comunicare è essenziale per la tua anima: «Improvvisare musica mi ha davvero salvato la vita. Ho imparato l'inglese a sette anni - sono cresciuto parlando gaelico - poi sono andato in America. L'improvvisazione è stata il mio modo di comunicare. Magari non riuscirai a ordinare una tazza di tè con la musica, ma ti farai un amico, e poi magari sarà lui a offrirtene una». James Blunt, il cantautore ex soldato, ha una perla di saggezza sulle opinioni: «sono come il buco del culo (tutti ne hanno uno)». E aggiunge: «È molto allettante pensare che la mia opinione sia un fatto, ma non lo è, è solo la mia opinione personale, e davvero, dovrei tenerla per me. Solo perché hanno inventato Twitter, non significa che la mia opinione corrisponda in qualche modo alla verità». Brian Wilson dei Beach Boys, che ne ha combinate più di Bertoldo ed è stato spesso in fin di vita, dice, banalmente ma saggiamente: «Conosci le tue medicine. Il mio consiglio è di non curarsi in modo sbagliato. Le medicine vanno bene, le droghe no. Se mi fido dei dottori? Sì, molto. Se consiglierei di provare l'Lsd? No. Direi no... no...». Chris Martin dei Coldplay suggerisce di «seguire il proprio sogno»: «Tutto intorno a te si avverano i sogni di qualcuno, che si tratti della persona che voleva progettare la sua casa, o di un ragazzo del Devon che ha detto: vorrei far parte di un grande gruppo, o della persona che in questo momento sta creando la cura per la sclerosi multipla o qualcosa del genere. Il genere umano va sempre avanti, grazie a gente che immagina il futuro. Puoi fare qualsiasi cosa. Eccetto vincere due volte di seguito, quello penso sia impossibile».

Alice Cooper, il cantante hard rock noto per i suoi travestimenti e i suoi serpenti portati in palcoscenico, descrive una scena piuttosto rivoltante: «I serpenti sono fatti per l'estate. Prendono facilmente la polmonite. Due dei nostri serpenti si sono ammalati, e ci siamo rimasti proprio male perché sono dei fantastici animali domestici. Quando abbiamo suonato all'House of Blues, a Los Angeles, si è presentato Johnny Rotten. Io tenevo in mano il serpente e quello si è messo a defecare. Mangiano i topi, quindi la puzza è terribile. Tutti i roadie erano vestiti come clown e mentre pulivano quel macello gli veniva da vomitare. Johnny Rotten ha detto: È la cosa più bella che io abbia mai visto». Rod Stewart, oltre alle grandi canzoni e alle feste esagerate, oggi ricorda il suo epico passato con questa frase: «Alle donne piace sempre il frontman»: «Essere il cantante di una band ti faceva avere tante ragazze, non importava quale fosse il tuo aspetto. Amico, cantare in un gruppo ti dava potere. Ed è ancora così! Sei sempre il primo che le ragazze vogliono».

Bono Vox dà una lezione di concretezza nel mondo «perverso» del rock'n'roll dicendo: «Solo perché sei in gamba con la tua arte o con l'attivismo, non significa per forza che devi essere stupido quando si tratta di soldi».

Commenti