Controcorrente

Il boom delle adozioni dei cani-nonni

Anni fa rimanevano nei canili soli e malati. Oggi la rotta è cambiata: famiglie ma soprattutto over 60 li vogliono con loro

Pixabay
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Cuore aveva 14 anni, una grave cardiopatia e una vita intera passata in gabbia. Poi un giorno ha incontrato la sua salvatrice: una donna giovane, che ha scelto di prendersi cura di lui e gli ha regalato un ultimo anno di gioia, coccole e calore. Cuore è uno dei tanti animali che negli ultimi anni sono stati adottati dalle famiglie italiane a dispetto dell'età. Secondo le stime dei servizi anagrafici canini regionali, sono oltre 156mila i cani rinchiusi nei rifugi del nostro Paese. Oltre il 40 per cento è costituito da esemplari di età superiore a cinque anni, e per questo definiti anziani. Per loro è molto difficile trovare un nuovo padrone disposto ad adottarli. Ma qualcosa sta cambiando, come dimostrano i dati diffusi dall'Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente. Lo scorso anno il 24 per cento delle richieste di affido ha riguardato proprio gli animali meno giovani, per lo più di piccola o media taglia. Un leggero boom, con un totale di 7.965 adozioni di cuccioli e adulti - nei cento canili monitorati. «Sono in aumento le famiglie che decidono di prendersi cura di animali in là con l'età conferma il presidente Lorenzo Croce -, in particolare questa scelta si sta diffondendo fra le persone anziane e sole, che hanno bisogno di un cane più tranquillo, posato e meno esigente». Nel corso del 2015 sono stati 24mila gli animali presi in carico dai nonni italiani, di questi 16mila sono stati scelti da persone sole, per le quali sono diventati una compagnia fondamentale. In aumento sono soprattutto le adozioni da parte di cittadini over 60: ormai rappresentano il 44 per cento del totale, con il primato di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia.

PER GLI ANZIANI CURE GRATIS

«Siamo di fronte a una scelta indubbiamente generosa, perché solitamente è considerato più semplice prendersi cura di un cucciolo prosegue Croce -. Ma si tratta di un luogo comune perché l'adozione di un animale anziano non è particolarmente difficile. Basta andare in una struttura, farsi consigliare e verificare che ci sia un esemplare adatto alle proprie esigenze. Una volta accolto si rivelerà una fonte inesauribile di affetto». Di questo sono fermamente convinti anche i responsabili del canile comunale di Perugia, che hanno deciso di investire molte risorse per spingere sempre più famiglie ad aprire la porta a un nonno a quattro zampe. Così è nato il progetto lanciato in collaborazione con Enpa: chi adotta un cane dai sei anni in su non deve sostenere alcuna spesa veterinaria. «L'idea di prendersi carico di un animale non più giovane spesso fa paura perché significa andare incontro a inevitabili costi dal punto di vista medico spiega la responsabile, Paola Tintori -, così noi abbiamo pensato di eliminarli. Chiunque venga in canile e scelga un esemplare anziano può contare sul nostro ambulatorio veterinario gratuito». È bastata questa piccola spinta a invertire subito la tendenza: in un solo anno 32 animali hanno trovato famiglia, tre sono cardiopatici ma non per questo sono rimasti in gabbia. Il merito è anche di un progetto su scala nazionale: se una persona anziana adotta un vecchietto può contare su un'assicurazione che, in caso di scomparsa del padrone, assicura all'animale assistenza per il resto della propria vita. «L'Italia sta facendo grossi passi in avanti prosegue Tintori ma occorre sfatare tanti pregiudizi. Il primo? Pensare che un animale ormai adulto non si possa affezionare o adattare alla vita in casa. Niente di più falso: qualunque esemplare, una volta inserito in famiglia, si abitua e impara. Esattamente come un cucciolo». Perché per lui quello che conta è solo l'amore incondizionato del suo proprietario. E una cuccia calda nella quale riposare. «Qualcosa però sta cambiando va avanti la responsabile del canile -, lo dimostra il fatto che negli ultimi tempi abbiamo ricevuto molte richieste anche da famiglie giovani. Non dimenticherò mai un ragazzino di 14 anni che dopo essere venuto nella nostra struttura con il papà per scegliere un cucciolo ha deciso di portare a casa un cane adulto. Gli sono bastati pochi secondi per innamorarsi perdutamente di lui e sceglierlo come migliore amico».

L'IMPEGNO E LA FEDELTÀ

Naturalmente l'entusiasmo deve sempre fare i conti con il giusto grado di razionalità. Perché adottare un cane è una scelta impegnativa, dalla quale non si può tornare indietro. «Bisogna sempre essere certi di poterla affrontare nel modo giusto afferma Croce -. Sapere di avere tempo, spazio e pazienza». In cambio si ottiene gratitudine eterna. «Un cane che ha vissuto molto tempo in gabbia è in grado di regalare una quantità inesauribile di affetto conclude -. L'animale si rende conto di essere stato salvato e per questo diventa un compagno di vita fedele e presente. Una cura contro solitudine e depressione». Proprio per questo gli esperti consigliano questa scelta alle persone meno giovani. «Cani e gatti ormai adulti sono più facili da gestire perché hanno gli stessi ritmi di vita dei propri padroni dice Marco Melosi, presidente dell'Associazione italiana medici veterinari -. Sono più tranquilli, posati e hanno meno bisogno di uscire per i loro bisogni. Inoltre, se scelti con il supporto di persone esperte, si rivelano più equilibrati. Bisogna però prestare attenzione: adottare un animale malato è estremamente impegnativo. Quindi, a meno che non si voglia espressamente aiutare un esemplare del genere, è meglio optare per un cane o un gatto ancora in salute. Che, per esempio, non presentino patologie gravi come lesmaniosi o filariosi. Inoltre è bene affidarsi alle strutture che accompagnino l'adozione con una scheda comportamentale: sarà più facile capire se il carattere dell'animale si possa adattare alle esigenze della futura famiglia».

Se in Italia si stanno facendo tanti sforzi per far crescere la sensibilità nei confronti di questo fenomeno, all'estero c'è chi ha fatto un ulteriore passo avanti. Così negli Stati Uniti c'è chi ha pensato di entrare in canile per dedicarsi al look degli animali anziani. L'obiettivo è aiutarli a mettersi in mostra di fronte alle nuove potenziali famiglie. E convincerle a portarli a casa. Così Mark Imhof, professione toelettatore, ha cominciato a lavorare gratis per l'Animal care centers di New York: entra in gabbia e, armato di shampoo e forbici, pulisce e rasa i cani meno giovani, e così li rende più belli e presentabili.

«È una grandissima soddisfazione sapere che il mio lavoro servirà dice -, e che anche loro potranno dare amore a chi deciderà di accoglierli in casa».

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