Roma

Botte per uno sguardo di troppo, sgominata baby gang al femminile

A Latina la polizia ha denunciato due ragazzine di 14 e 15 anni e segnalato due tredicenni. Non esitavano a picchiare e minacciare i coetanei per difendere il «proprio territorio». In alcuni casi sono andate a casa delle vittime per intimidire anche i genitori

Carine, cattive e senza scrupoli. Pur di difendere il «proprio territorio» da potenziali rivali erano disposte a tutto, anche ai minacciare non solo i coetanei ma anche i loro genitori. Negli ultimi tempi avevano fatto diventare un inferno la vita degli adolescenti che solitamente si ritrovano a piazza San Marco, a Latina. Bastava uno sguardo di troppo a un ragazzo per far scattare la loro collera immotivata. Ora la baby gang tutta al femminile è stata sgominata dalla polizia. Due ragazzine di 14 e 15 anni sono state denunciate per ingiurie, lesioni e minacce in concorso mentre due tredicenni sono state segnalate all'autorità giudiziaria. Le indagini sono scattate dopo alcune segnalazioni, rigorosamente anonime. Nessuno, infatti, nonostante le vessazioni continue che il gruppetto imponeva ad altri giovanissimi, ha inizialmente avuto il coraggio di denunciare i soprusi subiti. In principio erano solo spintoni e parolacce, poi le angherie si sono fatte sempre più pesanti, fino ad arrivare a minacce di ritorsione nei confronti dei coetani. In qualche caso le bulle si sono spinte addirittura a casa delle vittime per ribadire l'intimidazione, affrontando anche i genitori. Dopo l'ultima aggressione, lo scorso 13 marzo, l'Ufficio prevenzione generale della questura ha intensificato i controlli già in atto riuscendo ad individuare le minorenni coinvolte e in particolare la leader del gruppo, una ragazzina che frequenta la terza media e che lo scorso anno era stata bocciata per via delle numerose assenze. Le giovani coinvolte sono di varia estrazione sociale, ma nessuna di loro vive in situazioni di disagio estremo.

Sono state già sentite dagli investigatori assieme ai loro genitori, increduli davanti ai racconti dei comportamenti delle proprie figlie.

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