Cronaca locale

Braccio di ferro su Sea e auto blu

Tavolo sul bilancio allargato ai finiani, contrari alla dismissione delle società. Gallera (Pdl): "Le loro richieste sono irricevibili". La Lega chiede di tagliare la benzina alle macchine di rappresentanza. L’assessore: "Spesa dimezzata dal 2006, siamo al limite"

Braccio di ferro su Sea e auto blu

Braccio di ferro sui «gioielli di famiglia». Pdl e Fli - con gli altri capigruppo della maggioranza - si sono seduti ieri allo stesso tavolo per accorciare i tempi del Bilancio 2011 in consiglio comunale. Ma sulla vendita di Sea e Serravalle le posizioni (per ora) restano agli antipodi. La giunta ha scritto una manovra che punta sulla dismissione di quote delle società partecipate per far fronte ai tagli del governo senza alzare le tariffe. Due emendamenti depositati dalla consigliera finiana Barbara Ciabò, ieri al vertice convocato dall’assessore al Bilancio Giacomo Beretta, alzano paletti che rallenterebbero drasticamente l’operazione. Per ora non c’è strappo, «non vogliamo chiudere - premette il capogruppo del Pdl Giulio Gallera - ma è chiaro che le proposte sono irricevibili, serve un passo indietro da Fli perché se ci si dichiara in maggioranza non si può immaginare di destrutturare il bilancio votato dalla giunta: grazie alla valorizzazione dei gioielli di famiglia garantiremo i servizi ai cittadini senza aumentare i costi». Dunque, «abbiamo ascoltato tutte le proposte, possiamo condividere la distribuzione alle zone di risorse che ora sono in capo all’assessorato al Decentramento» e «fornire più trasparenza sulle nomine negli enti». Ma «su Sea e Serravalle la nostra linea è categorica, Fli si è riservata di farci sapere e vedremo nei prossimi giorni». La Ciabò insiste, «vogliamo impedire la svendita del patrimonio per fare cassa». L’assessore Beretta assicura che «le dismissioni saranno comunque votate in consiglio comunale». Come a dire che è inutile scaldarsi, prima che le azioni finiscano sul mercato ci sarà un ampio confronto in aula. Gallera puntualizza invece la «sintonia totale» al tavolo con l’Udc, i repubblicani, l’atteggiamento «fortemente responsabile della Lega».
Ieri l’aula non ha neanche iniziato la discussione sul bilanco (ha eletto invece i nuovi componenti della commissione dei saggi). L’opposizione si riunirà solo oggi per discutere le strategie d’aula, e con 889 emendamenti sul tavolo e l’obiettivo di chiudere entro venerdì notte, fino a mercoledì le parti faranno melina per iniziare poi a trattare un accordo per il ritiro del pacchetto. Con la Lega resta aperto del taglio di 180mila euro sui costi della benzina per le auto blu. Beretta si è impegnato a fornire al capogruppo Matteo Salvini i dati del risparmio dal 2006 «spendevamo oltre un milione per le auto di servizio, siamo scesi a 500mila euro di cui 360mila per benzina». Nel frattempo le auto blu di assessori e dirigenti sono diventate Punto bianche in leasing. «Servono per sopralluoghi, incontri, gli autisti hanno straordinari bloccati a 50 ore al mese. Se la Lega pensa ad abusi faccia i nomi». Ma Salvini insiste, «vedremo i dati ma in Province come Bergamo e Varese la giunta usa auto proprie». Marco Osnato del Pdl provoca: «Perchè la Lega non dice nulla sull’auto blu del presidente Sea?».

In quota Carroccio.

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