Brasile 2014

Brasile 2014: dominio delle "Americane", male Asiatiche e Africane

Non solo Brasile e Argentina, ma anche Cile, Colombia, Messico e Usa. Un Mondiale quello Brasiliano che vede il predominio delle formazioni del Continente. Europa che tiene, crisi per asiatiche e africane

Mondiale Brasiliano e le squadre sud e centro-americane la fanno da padrone
Mondiale Brasiliano e le squadre sud e centro-americane la fanno da padrone

Le due edizioni precedenti all'edizione in corso di svolgimento in Brasile sono entrate nella storia perché hanno segnato la rottura di un equilibrio che, dal 1966, vedeva alternarsi nella vittoria della Coppa del Mondo una nazionale europea ed una sudamericana.

Infatti, prima delle vittorie di Italia e Spagna, l'ultima volta in cui due edizioni di fila erano andate ad una Nazionale appartenente ad uno stesso continente erano state quello del '58 e del 62'. Allora a fare proprio il Mondiale fu, in entrambe le occasioni, il Brasile. Tuttavia, osservando l'andamento di questo inizio di torneo, pare che le formazioni sudamericane abbiano tutta l'intenzione di approfittare del fatto che la rassegna iridata si svolge nel loro continente per far si che torni in auge la "regola" dell'alternanza.

Questo è quanto viene da concludere guardando le ottime prestazioni che le sei formazioni che calcisticamente e geograficamente sono considerate sudamericane hanno offerto finora. Il bilancio è, infatti, più che positivo perché vi sono state 7 affermazioni di cui quelle molto convincenti della Colombia e quelle altrettanto roboanti del Cile, un pareggio e due sconfitte. E se l'unica vera delusione tra le formazioni che avevano perso un match, non l'Ecuador sconfitto in pieno recupero, era l'Uruguay di Cavani, ora la Celeste ha subito rimediato con l'affermazione di ieri sull'Inghilterra.

E anche le squadre facenti parte della zona Concaf possono sorridere, così come quelle sudamericane. Sicuramente non vi sarà una squadra del Nord America o di quella Centrale ad alzare la Coppa del Mondo dopo il fischio conclusivo della finale, ma il fatto che la media punti ottenuta dalle squadre della Concaf sia vicina a quella delle sudamericane non può che essere motivo d'orgoglio. Il merito è di un Messico molto solido, di una Costa Rica davvero sorprendente e degli Usa, che si confermano come una compagine di buon livello.

Le formazioni del Vecchio Continente non stanno comunque sfigurando e le uniche delusioni sono, per ora, Inghilterra e Portogallo. Tuttavia va ricordato come la media punti delle compagini europee risulti un po' falsata, poiché quelle europee sono le uniche squadre che possono incrociarsi subito, a partire dai gironi.

I continenti delusi sono, invece, Africa ed Asia. Tra le Africane la grande delusione è il Camerun, già sull'aereo per tornare a casa, ma anche la Nigeria non ha per nulla entusiasmato, come testimonia il pari con l'Iran. Una valutazione differente va fatta sul Ghana, che ha perso con gli Usa ma ha giocato bene. L'unica a salvarsi è, in conclusione, la Costa D'Avorio, in quanto la sconfitta dell'Algeria contro il Belgio era stata messa ampiamente nelle previsioni.

Ancora peggio ha fatto l'Asia, che è addirittura a secco di vittorie in questa edizione. L'unica nota positiva è il pari della Corea del Sud contro la Russia, che non ha intaccato le possibilità di qualificarsi. Invece il Giappone rischia grosso dopo la sconfitta all'esordio ed il grigio pareggio con una Grecia in 10 per più di un'ora.

Punita oltre i propri demeriti, infine,un'Australia, considerata come una compagine asiatica calcisticamente parlando, è già eliminata.

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