Bruce Springsteen: assalto in Centrale prima del concerto

Bruce Springsteen: assalto in Centrale prima del concerto

Che Bruce Springsteen si trovi perfettamente a suo agio nel Belpaese non è un mistero, come non lo sono più neppure le sue origini partenopee (la mamma del boss, Adele Zirilli, è di Vico Equense, il comune che ha dato i natali anche alla mitica «pizza al metro»). Tuttavia, devono aver pensato a uno scherzo del cambio climatico i milanesi che ieri in Stazione centrale lo hanno incontrato mentre passeggiava in mezzo alla folla come un qualsiasi turista della domenica. È lui o non è lui? Ma certo che è lui, direbbe Ezio Greggio, malgrado il mito del rock avesse adottato il minimo sindacale del camuffamento, ovvero un cappellino da pescatore con la visiera ben calata sugli occhi. Troppo poco per chi, fan di tutte le generazioni, ha spasimato per le roche ballads della rockstar in maglietta smanicata, bandana stretta sulle tempie e Fender telecaster a tracolla. Apriti cielo: Springsteen, appena sceso da un treno proveniente pare da Roma, è stato subito attorniato da giovani e non più tali, smaniosi di un autografo e di un'insperata foto ricordo con l'autore di The River, con lo sfondo dei binari degli Eurostar. Più rock di così si muore. E il Boss, per non smentire il sangue partenopeo, non si è certo tirato indietro, stringendo mani e mettendosi in posa con i fan. Alcuni dei quali, forse, questa sera saranno nella platea di un gremito Meazza dove Bruce si esibirà con la storica E-Street Band, in uno dei concerti più attesi di tutta la stagione. E chissà che non monteranno pure quest'anno le solite polemiche sui decibel che qualche anno fa fecero finire addirittura sotto inchiesta il promoter musicale Claudio Trotta, «reo» di aver fatto sforare tempi e acustica al Boss. Stavolta, però, il Comune è stato chiaro e chi non capisce si adegui: nessuna deroga dell'ultimo minuto ma regole precise sui concerti all'aperto che permetteranno proprio a Springsteen (oltre che a Madonna) di raggiungere i famigerati 82 decibel e suonare fino a mezzanotte.
Questo, ha sottolineato Palazzo Marino, «per consentire a Milano di rientrare nei grandi circuiti musicali internazionali». Per quanto riguarda il Meazza, i concerti potranno essere però al massimo dieci, e il Boss sarà uno dei pochi a godere di tutti i privilegi. Non dovranno superare gli 80 decibel e il limite orario delle 23.30 gli altri live allo stadio, come quello del 19 e 20 di Jovanotti, il 29 giugno di Bon Jovi, il 3 e il 13 luglio dei Negramaro, il 18 luglio dei Depeche Mode (evento in lizza per i bonus), il 31 luglio di Robbie Williams. Nel frattempo, Atm ha confermato le disposizioni straordinarie in occasione dello show di stasera che prevede il tutto esaurito, ovvero mezzi gratuiti e potenziati nella zona di San Siro.

Per il secondo anno consecutivo chi ha acquistato il biglietto per il concerto del Boss potrà infatti utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici per tutta la giornata di lunedì fino al termine del servizio.

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