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Bruno Paillard Il BdB 2006 è pura voluttà

I l 2006 è stata un'annata difficile nella Champagne, al punto che molte maison hanno scelto di non produrre il millesimato perché non considerato all'altezza. Con coraggio e consapevolezza invece Bruno Paillard e la figlia Alice - titolari di una maison giovane ma molto legata all'Italia - hanno deciso di non «saltare», producendo anzi un 2006 Blanc de Blancs veramente notevole. Abbiamo avuto la fortuna di assaggiarlo a Torino, al Cambio (a proposito: che posto affascinante! Uno dei ristoranti più belli e caratteriali d'Italia) nella tappa conclusiva di un minitour nelle tre capitali italiane (Roma, Firenze, Torino) che la stessa Alice e il distributore italiano Luca Cuzziol hanno organizzato per presentare alla stampa specializzata l'ultima creatura.

Il 2006 Blanc de Blancs è naturalmente uno Chardonnay in purezza, da uve provenienti dai migliori «cru» della regione. Gli oltre nove anni trascorsi sui lieviti, il dosaggio assai limitato (si tratta di un Extra Brut, anche se la dicitura non è riportata in etichetta) crea un vino eccellente, con naso sudaentemente agrumato e iodato, bocca opulenta ma con una mineralità che non ci stancheremo di apprezzare in un vino e una lunghezza da mezzofondista.

Una nota per la bellissima etichetta un po' old style ideata e realizzata dal pittore svedese Jockum Nordström, che ha interpretato il tema della voluttà, in coerenza con lo stile generoso e sensuale di questo vino.

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