Cronaca locale

Bufera in Consiglio comunale E il caso Massari blocca il Pgt

Tensione a Palazzo Marino. La Moratti non si presenta in aula. Salta il numero legale per discutere il Piano L’opposizione si rimangia l’ok. E Masseroli: "Qui qualcuno si gioca la carriera"

Bufera in Consiglio comunale 
E il caso Massari blocca il Pgt

Seduta burrascosa ieri per il consiglio comunale. Animi che si scaldano, voci che si alzano, accuse, allusioni e difese. A rendere incandescente l’atmosfera, prima il dibattito sul caso Massari - l’ormai ex assessore all’Ambiente, accusato di molestie da funzionarie del consolato norvegese e da una precaria di Palazzo Marino - che ha visto contrapporsi maggioranza e opposizione e, all’interno della stessa maggioranza uomini e donne del Pdl. Poi la lite tra l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli col capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino sul Piano di governo del territorio. Grande assente della giornata il sindaco Letizia Moratti che, dopo aver annullato all’ultimo momento tutti gli incontri pubblici, non si presenta alla seduta aperta sul «caso Massari» mandando però un messaggio ai consiglieri.
«Mi sono stati segnalati ufficialmente alcuni comportamenti di Paolo Massari non consoni al suo ruolo istituzionale. Ritengo imprescindibile che, in tale ruolo, ogni azione sia improntata al pieno e continuo rispetto delle persone e al senso di responsabilità dettato dalla consapevolezza della funzione pubblica ricoperta. Una condizione indispensabile per la credibilità istituzionale e per la fiducia che i cittadini debbono poter riporre nelle istituzioni. Per tale motivo ho ritenuto di accettare le dimissioni di Massari». Le parole del sindaco non bastano all’opposizione che, con il capogruppo del Pd Majorino, chiede «la presenza del sindaco in carne e ossa per spiegare quanto accaduto. Continuiamo a credere che la sua assenza di oggi non faccia che confermare dei sospetti: che il sindaco non abbia agito con tempestività nella valutazione della vicenda finché non è diventata di dominio pubblico». Rincara la dose Basilio Rizzo («Lista Dario Fo»): «Se uno è convinto di aver agito male si nasconde». Secondo alcuni consiglieri, la lettera di dimissioni di Massari - che non usa mai però la parola «dimissioni» - e la presa d’atto del sindaco non sarebbero sufficienti per stabilire se Massari sia ancora o meno assessore.
Ma l’assenza di Letizia Moratti viene usata soprattutto per far saltare la seduta, in cui si sarebbe dovuto discutere del Pgt, facendo mancare il numero legale. Nonostante la settimana scorsa fosse stato raggiunto l’accordo che avrebbe dovuto licenziare il nuovo piano regolatore entro il 28 giugno, il Pd già nei giorni scorsi aveva chiesto una modifica del capitolo del verde, perché non soddisfacente. Non basta l’apertura di Masseroli che si dichiara disponibile a qualche ritocco, Majorino gioca la carta dell’assenza del sindaco per fare marcia indietro: «Siamo ancora lontani dal raggiungimento dell’obiettivo di quell’aumento effettivo di verde negli scali e negli ambiti di trasformazione. Ci auguriamo che domani il centrodestra sappia mostrarsi maggiormente ragionevole». Una breve lite e Majorino lascia l’assessore con un palmo di naso facendo slittare l’incontro alle 13 di oggi. Continua a dirsi ottimista Masseroli, ma intanto manda un messaggio di fuoco: «Non è accettabile il continuo tira e molla.

La città ha applaudito l’accordo sul Pgt fra maggioranza e opposizione, e fischierebbe la fine politica di qualcuno se non ci fosse più».

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