Politica

Busta con proiettili inviata alla Severino e ad Alemanno Monti: sconcerto e condanna

Due plichi con bossoli e minacce, indirizzati al Guardasigilli e al sindaco di Roma, sono stati intercettati dagli artificieri. Pacco bomba anche a Parigi

Busta con proiettili inviata alla Severino e ad Alemanno Monti: sconcerto e condanna

Tornano a farsi vivi i terroristi. Due buste con proiettili e un messaggio di minacce sono stati recapitati al ministro della Giustizia, Paola Severino e al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ad intercettarle, nel centro smistamento postale di via Marmorata di Roma, sono stati gli artificieri della polizia. Entrambe le missive sono firmate dal "Nucleo Galesi per i Pac Proletari Armati per il Comunismo". Quella indirizzata al ministro è firmata anche "Br + Fai x Pac", un'inedita combinazione di sigle che lascia perplessi gli investigatori. La procura di Roma ha aperto una inchiesta.

Gli specialisti antisabotaggio hanno riscontrato delle anomalie e hanno proceduto a una verifica più accurata, accertando la presenza de proiettili nelle buste. Dopo la spedizione di un pacco bomba all’ad di Deutsche Bank, accompagnato da un volantino di rivendicazione degli anarchici della Fai che annunciava altri attentati, il questore di Roma, Francesco Tagliente, aveva raccomandato massima cautela nell’apertura dei plichi sospetti: ed è proprio attraverso questa opera di prevenzione che sono stati individuati i due plichi contenenti i proiettili e le minacce.

"Ringrazio tutte le autorità e i cittadini per la solidarietà: non ci faremo intimidire da queste minacce e continueremo la nostra opera per Roma capitale", ha detto Alemanno. "Episodi così fanno riflettere: la polemica politica va tenuta dentro i giusti toni senza demonizzare l’avversario. Sono sicuro che gli inquirenti faranno luce su queste due lettere ricevute da me e dal ministro Severino a cui esprimo solidarieta".

In un'intervista a Tgcom24 il sindaco ha parlato di "rigurgiti di un'era passata. Direi che si tratta di segnali emulativi e non credo sia la stessa mano della bomba a Equitalia. L'importante - ha aggiunto Alemanno in collegamento da Gerusalemme - è tenere il dibattito politico entro certi toni per evitare il dilagare di atteggiamenti pericolosi".

Nella busta indirizzata ad Alemanno si fa riferimento anche alla gambizzazione di Andrea Antonini, esponente di Casapound. Nel messaggio minatorio si legge: "Due gli Antonini da poter gambizzare. Purtroppo Vittorio aveva altro da fare. Con te useremo questi per equità". Il vicepresidente del centro sociale di destra ha commentato: "Non mi preoccupo nè di più nè di meno di prima. Quando sei stato gambizzato sei sempre preoccupato. Da un lato mi viene da sorridere, dall’altro mi pare si stia perdendo la bussola". 

In serata, il premier Mario Monti ha espresso "sconcerto e preoccupazione" per l’episodio: "Minacce ed intimidazioni rappresentano strategie di altre epoche che non possono e non devono tornare. La convivenza civile è un bene che va salvaguardato in tutti i modi. Sono convinto che i cittadini italiani ne siano profondamente consapevoli. Atti come questi devono essere fermamente condannati".

Chi era Mario Galesi

Il brigatista rosso Mario Galesi fu ucciso il 2 marzo 2003, su un treno nelle vicinanze di Arezzo, nel corso di una sparatoria con la polizia in cui morì anche il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri. In quell'occasione fu arrestata Nadia Desdemona Lioce. Da allora sono numerosi gli atti intimidatori rivendicati dal "Nucleo" che porta il nome di Galesi.

Attimi di tensione a Genovadove è stato trovato un pacco sospetto alla fermata dell’autobus di corso Saffi, non lontano dalla questura. La strada è stata chiusa e gli artificieri hanno fatto brillare l'involucro, al cui interno c'erano solo dei manici di ombrello. 

Paura all’ambasciata greca a Parigi, dove gli artificieri sono dovuti intervenire per disinnescare un pacco bomba che secondo le prime ricostruzioni proveniva dall’Italia. In particolare, ha spiegato il portavoce dell’ambasciata, "ci sono elementi che purtroppo fanno pensare che la busta, dalla quale si sprigionava del fumo, sia stata spedita dall’Italia, come alcune scritte in italiano".

Prima di chiamare gli artificieri, ha aggiunto, "abbiamo notato che sulla busta, arrivata questa mattina, c’era la scritta Roma e c’erano altre parole che non potevano essere confuse con il francese". 

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