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Calcio a 5: falsi sponsor e compensi in nero

Nuovo caso di truffa al Fisco scoperto dalla Guardia di Finanza. Nel mirino le false sponsorizzazioni sportive nel calcio a 5. L'importo è di 50 milioni di euro. Sono 65 le imprese nel veneto che tramite false sponsorizzazioni avrebbero evaso per anni imposte e Iva. E pagato in nero i giocatori.

Nuovo caso di truffa al Fisco scoperto dalla Guardia di Finanza. Questa volta nel mirino le false sponsorizzazioni sportive nel mondo del calcio a 5.
L'importo è di 50 milioni di euro. Sono 65 le imprese nel veneto che tramite false sponsorizzazioni avrebbero evaso per anni le imposte dirette e l'Iva.
Il meccanismo era questo: le società di calcetto ottenevano da un'azienda il denaro per la sponsorizzazione, quindi emettevano fattura e trattenevano però solo una percentuale della cifra ricevuta, restituendo gran parte all'imprenditore che così «sgonfiava» l'imponibile delle proprie denunce dei redditi, inserendo in bilancio costi non veri e riducendo il debito verso l'Erario.
L'indagine della Finanza va avanti da due anni. Le Fiamme gialle hanno accertato che parte del denaro frutto della frode veniva impiegato per pagare in nero giocatori di calcio a 5, formalmente dilettanti, che percepivano così compensi anche di 14-15 mila euro al mese, oltre ad una lunga serie benefit.
Tutto ciò senza dichiarare nemmeno un centesimo al fisco. Si tratta di 59 giocatori, per l'80 per cento brasiliani, succedutisi negli anni nelle squadre di calcetto del vicentino.

Ora la Gdf li sta convocando in caserma per contestare loro i reati fiscali ma alcuni sono completamente sconosciuti all'Erario e sono privi di codice fiscale.

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