Genova lha conosciute da bambino, «da bravo milanese ci venivo al mare». Poi lha «ritrovata» nelle canzoni di Ivano Fossati e Fabrizio De Andrè, i suoi riferimenti musicali insieme a Vecchioni e De Gregori. E in provincia di Genova - al Muddy Waters di Calvari - Niccolò Agliardi inizia stasera un tour che lo porterà anche a Cremona, Milano e Roma. «Quello di Calvari sarà il primo concerto vero della mia prima tournée» racconta Agliardi, che oltre a cantare (due gli album allattivo), da anni lavora come autore (ha firmato con Eros Ramazzotti «E2»), è docente universitario e deejay radiofonico.
A Calvari, presenterà le 12 canzoni del suo nuovo album «Da casa a casa» e quattro del precedente, «1009 giorni», uscito nel 2005. «Sorprese in scaletta? Avevamo pensato a qualche cover dei soliti noti, i grandi genovesi - dice - Alla fine però abbiamo deciso di concentrare il tutto, sarebbe bello che a fine esibizione al pubblico rimanesse il desiderio di riascoltare unaltra delle mie canzoni».
Canzoni dautore. Definizione che Agliardi «passa», «chiamiamole così per convenienza» dice. Il cantante milanese si è laureato in Lettere con una tesi su De Gregori, oggi tiene corsi e seminari alla Statale di Milano sulla canzone dautore. Nel 2006 ha condotto su Radio InBlu un programma intitolato «parola dordine», lanno successivo ha scritto un romanzo con Alessandro Cattelan. E nel frattempo lavorava come autore e incideva il suo primo album. Tanti lavori, racconta, «che in fondo sono la stessa cosa, nascono dalla passione per parola in musica». «Lavorare come autore se vogliamo è più difficile, serve mestiere, devi conoscere la sensibilità dellartista, adattarti alle sue passioni. Quando scrivo per me sono più libero, non ci sono filtri». Nel ultimo album salta da Dante a «Zazà», lispettore che dava la caccia a Lupin nel cartone animato. «In fondo sono simili, racconto con le loro fragilità».
Stasera lo accompagneranno i musicisti con cui ha inciso lalbum (inizio concerto alle 22.30, ingresso 13 euro, informazioni su www.muddywaters.it). «Una band meravigliosa, se qualcuno sbaglia posso essere solo io...» sorride Agliardi, in auto, forse verso la Liguria. «Lho ascoltato e vissuto tante volte: dopo quella curva si vede il mare, quella distesa infinita, azzurra, che ho conosciuto qui.
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