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Camere e giudici, doppio affondo di Berlusconi

Il premier all'assemblea di Confindustria: "La Gandus giudice? E' come se Mourinho arbitrasseMilan-Inter. Criticare le toghe è un diritto. Separare le carriere". Insorgono Anm e Pd. Poi il Cavaliere sulle Camere: "Bastano 100 deputati", gelo di Fini

Camere e giudici, doppio affondo di Berlusconi

Roma - Lo stato della giustizia penale in Italia "è una patologia sistema". "Oggi leggo sui giornali che un cittadino non è giusto che critichi i giudici, io credo invece che sia diritto di ogni cittadino criticare i giudici". Silvio Berlusconi si dice "non ossessionato, ma esacerbato" dalla sentenza del giudice Gandus sul caso Mills: "Io sono esacerbato e voglio dichiarare pubblicamente la mia indignazione. Io ne sono fuori perché abbiamo il lodo Alfano che sposta la prescrizione e poi ho le spalle larghe, più mi picchiano più mi rinforzano, ma un cittadino normale con questa situazione paga un prezzo troppo alto". E davanti alla platea di Confindustria il presidente del Consiglio chiede solo due minuti e torna all'offensiva: "C’è tutto il mio impegno a riformare la giustizia penale e separare le carriere - ha aggiunto - finché non ci sarà questa situazione in Italia nessun cittadino italiano sarà certo di avere un giusto processo".

La separazione delle carriere Secondo il premier è "inaccettabile" una giustizia come quella italiana che dovrà vedere "il pm, come fa ora l’avvocato della difesa, andare dal giudice chiedendo un appuntamento, con il cappello in mano e dandogli del lei". Insistendo sulla necessità della riforma Berlusconi ha nuovamente parlato della giustizia come "una vera patologia della nostra democrazia. Noi ci batteremo - ha aggiunto - affinché non ci possano più essere questi patteggi all’interno della magistratura e affinché non ci possa più essere un Csm fatto di giudici che si assolvono". A questo proposito Berlusconi ha fatto presente che "tra tutte le persone che vengono chiamate in giudizio, il 50% viene assolto perché innocente, ma quando si tratta di giudici la percentuale dei condannati scende al 5%".

La sentenza Mills "Una sentenza scandalosa che è esattamente il contrario della verità scritta da giudici estremisti di sinistra". Così Berlusconi dal palco dell’assemblea di Confindustria a proposito del caso Mills. "La realtà è esattamente il contrario di quanto scritto dai giudici perché si tratta di giudici estremisti di sinistra e noi ci batteremo perché non ci siano più partiti all’interno della magistratura". Quindi il paragone calcistico: "È come se Mourinho fosse l’arbitro di un derby Milan-Inter". Su Mills il premier è netto: "Non ricordo di avere mai conosciuto il signor avvocato Mills".

La replica dell'Anm "Tutti coloro che hanno a cuore le regole della convivenza democratica e il principio di separazione dei poteri, dovrebbero intervenire per fermare questo metodo distruttivo del confronto democratico". Così il segretario dell’associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, commenta il nuovo attacco del premier. "Noi - ha ricordato Cascini - abbiamo detto che questo tipo di aggressioni nei confronti dell’autorità giudiziaria e delle sue decisioni contrasta con i principi fondamentali dello Stato democratico e di diritto. Purtroppo registriamo un crescendo di toni e di invettive che non vorremmo mai ascoltare da chi ha responsabilità di governo. Questo non è un problema dei magistrati, è un problema dei cittadini e del Paese". Dello stesso avviso Luca Palamara, presidente del sindacato delle toghe: " "Il presidente del Consiglio rispetti i magistrati, questo clima di scontro fa male al Paese. Non possiamo assuefarci alla gravità delle accuse del momento provenienti da chi ricopre una delle più alte cariche istituzionali. È un clima di scontro che fa male al Paese, fa male ai cittadini e che mina la fiducia nell’intera istituzione giudiziaria".

D'Alema scatenato  Il fatto che il presidente del Consiglio parli della vicenda Mills "rivela una certa impudenza. È una vicenda talmente vergognosa che almeno stesse zitto": così Massimo D’Alema dopo le dichiarazioni di Berlusconi all’assemblea di Confindustria.

"Del contenuto della sentenza non si parla - ha detto D’Alema - perché il fatto è scomparso dall’informazione e ci sono solo i commenti, ma il fatto è clamoroso: questo signore (Mills,ndr) è stato condannato per falsa testimonianza, la falsa testimonianza di questo signore ha avvantaggiato enormemente Fininvest e questo signore ha ricevuto 600mila dollari da una società off-shore controllata dal presidente del Consiglio".

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