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Cameron pensa alla Jolie per la sua "Cleopatra"

Per il regista, che sta lavorando al sequel di "Avatar" e rifarà "Titanic" in 3D, pronto un budget colossale. Ma i neri protestano: "La regina era di colore"

Cameron pensa alla Jolie per la sua "Cleopatra"

New York - La penna di James Cameron, il regista di Avatar e Titanic, non ha ancora toccato il contratto con la Sony e l’annuncio non è ancora ufficiale. Ma la stampa Usa dà ormai per scontato che il regista si appresta a dirigere un colossal su Cleopatra. Anche se Cameron ha già promesso di portare sui grandi schermi un sequel di Avatar - il film di maggior successo della storia di Hollywood - la casa di produzione gli sta facendo fretta per gettarsi nella storia dell’ultima regina della dinastia tolemaica.
Cleopatra, che regnò sull’Egitto dal 51 al 30 a.C., ha sempre affascinato Hollywood. Se nel lontano 1912 era stata Helen Gardner a indossare i suoi panni, nel ’63 l’attrazione fra Richard Burton ed Elizabeth Taylor fece nascere una love story indimenticabile. Questa volta il ruolo è stato offerto, con il beneplacito di Cameron, alla bellissima Angelina Jolie, che ha già dichiarato di attendere con ansia una conferma ufficiale e di essere onorata di lavorare con il regista più pagato al mondo. La Sony, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe infatti offerto a Cameron carta bianca. «Costi quel che costi», pare abbia detto un portavoce dello studios ammettendo che sui grandi schermi Cleopatra arriverebbe così come la descrive Stacy Schiff nell’attesissima biografia che uscirà nelle librerie americane l’1 novembre. Alla versione cinematografica sta già lavorando Brian Helgeland, lo sceneggiatore del Robin Hood di Ridley Scott, e il sito deadline.com la definisce «splendida perché sottolinea i furti e la crudeltà compiuti dall’Antica Roma contro l’Egitto».
Anche il produttore Scott Rudin (nel 2008 vincitore dell’Oscar per il miglior film con Non è un paese per vecchi) sta facendo pressioni su Cameron e ha già messo sul tavolo delle trattative «un budget mirabolante» per questo film che soddisferebbe la curiosità tecnologica di un regista pronto a puntare tutto sul futuro del cinema in 3D. La pellicola infatti - al pari del sequel di Avatar e di una nuova versione di Titanic - sarebbe girata con la tecnologia che Cameron definisce «il futuro del cinema e della televisione». In un’intervista al New York Times il regista ha ammesso che il cinema deve puntare tutto su «pellicole in 3D di altissima qualità» e di aver convinto anche i suoi colleghi George Lucas e Steven Spielberg a rilanciare le loro pellicole di maggior successo in questa tecnologia. «Angelina Jolie come Cleopatra in 3D? Mi sembra un prodotto perfetto. Un sicuro successo. Spero di dirigerlo», ha confessato.
Del resto la Jolie, con il suo discusso passato, sarebbe perfetta nel ruolo della figlia del faraone Tolomeo XII. E per Cameron, autore che ha sempre un occhio rivolto al futuro, sarebbe la prima esperienza con un kolossal ambientato nell’antichità. Ma la scelta della Jolie sta già scatenando le furie dei politically correct di un’America che, con un’economia fallimentare in mano al primo presidente nero, sta soffrendo di un pericoloso rigurgito di razzismo. La rivista Essence accusa Cameron di voler usare «un’altra star bianca per interpretare Cleopatra, che era nera». «Francamente non m’interessa - scrive il giornalista di Essence - che la Jolie abbia delle labbra bellissime, che adotti bambini africani e che la truccheranno con cerone scuro.

Il ruolo di Cleopatra, oggi, appartiene a una star di colore».

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