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Campania e rifiuti, ecoballe nocive: 15 arrestati

Collaudavano e certificavano gli impianti, già sotto sequestro, che emettevano, invece di combustibile ecologico, ecoballe tossiche. Ai domiciliari Cimitile, oggi presidente della provincia di Benevento, e Vacca, neo direttore del termovalorizzatore di Acerra

Campania e rifiuti, ecoballe nocive: 15 arrestati

Napoli - Raffica di arresti in Campania nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti per l'emergenza. Attestazioni false sui collaudi agli impianti di produzione di Cdr realizzati in Campania. Questo all’origine dell’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all’emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare con il beneficio degli arresti domiciliari. L’indagine si è concentrata sui lavori delle commissioni di collaudo dei siti di Cdr costruiti da Fibe Spa e Fibe Campania su appalti banditi dal commissariato di Governo per l’Emergenza rifiuti nel 1999. I reati ipotizzati sono falsità ideologiche in atto pubblico. In particolare viene contestato ai componenti delle commissioni di collaudo, la stesura di certificati di collaudo dove viene "attestata falsamente l’ottemperanza di Fibe-Fisia Spa" negli impianti di produzione di Cdr a produrre frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali. "Un’inidoneità - sottolinea una nota il procuratore aggiunto Aldo De Chiara - messa in risalto da sopralluoghi e analisi di organismi tecnici e dalle indagini della Procura"

Raffica di arresti Secondo quanto riferito da una fonte giudiziaria, tra i destinatari delle ordinanze ci sono anche Claudio De Biasio - ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, più volte impiegato nel commissariato per i rifiuti e attualmente alla Protezione civile - e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo scorso, e all’epoca dei fatti direttore dei lavori nei Cdr.

Termovalorizzatore di Acerra
C’è anche il direttore del termovalorizzatore di Acerra, Giuseppe Vacca, tra le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Napoli per presunte irregolarità nei collaudi degli impianti di Cdr in Campania. Secondo gli inquirenti, Vacca e Mario Gily, tecnico raggiunto anch’egli dal provvedimento, non avrebbero rispettato i doveri previsti dalla normativa sugli appalti vigente all’epoca dei fatti. In particolare avrebbero consentito "con una serie di note dal contenuto mendace" l’installazione di macchinari diversi da quanto indicato nel progetto.

Gli arrestati Ecco i nomi degli altri arrestati, tutti ai domiciliari per presunte irregolarità nel callaudo degli impianti di Cdr in Campania: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Claudio De Biasio; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio Vacca, ingegnere, direttore termovalorizzatore di Acerra; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e Francesco Scalingia.

Secondo quanto verificato nel corso dell’inchiesta gli arrestatati avrebbero certificato l’idoneità di impianti sotto sequestro o la conformità del cdr.

 

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