Roma

Canarini svogliati, ad Ascoli è notte fonda

Un Frosinone apatico e svogliato, sicuramente il più brutto dall’inizio del campionato, torna a mani vuote dalla trasferta di Ascoli. Le squadre scendono in campo con le formazioni annunciate alla vigilia: nel Frosinone scontata l’assenza di Antonio Bocchetti, squalificato, al suo posto si rivede dal primo minuto Scarlato. Tandem d’attacco ancora una volta affidato a Martini ed Evacuo. Nell’Ascoli da segnalare il terminale offensivo con il cannoniere Soncin e in porta l’immarcescibile Taibi. Fin dall’inizio marchigiani più frizzanti e già dopo due minuti Sicignano ha il suo daffare per smanacciare un cross a rientrare di Guberti.
Al minuto 5 l’Ascoli potrebbe passare. Soncin è bravo a girarsi dalla media distanza, il tiro finisce di un niente al lato della porta frusinate. I padroni di casa mantengono il bandolo della matassa e al minuto 24 passano meritatamente in vantaggio: il camerunense Job raccoglie palla al limite dell’area, nessuno lo contrasta in maniera efficace e l’ex sampdoriano fa partire un tiro di collo destro che trafigge Sicignano.
Il portiere del Frosinone è invece bravo ad evitare il raddoppio 5 minuti dopo su botta a colpo sicuro di Guberti, ancora una volta lanciato da un ispiratissimo Soncin. Al 35’ è ancora Job a seminare il panico nelle retrovie canarine e solo con affanno la difesa giallazzurra riesce a liberare.
Nella ripresa t’aspetti un Frosinone diverso caratterialmente e invece è sempre l’Ascoli a dominare il gioco. Al 16’ l’Ascoli mette in cassaforte il risultato: Amerini perde malamente un pallone a centrocampo, Soncin si invola e mette al centro un cross che Bernacci finalizza di testa.
Sul Frosinone è notte fonda e il solo D’Antoni prova a svegliare un centrocampo lento e apatico, mentre in avanti i canarini non pungono. La partita si trascina così stancamente, con i 7.000 del Del Duca festanti e i 250 tifosi arrivati da Frosinone delusi e ammutoliti. La classifica resta tranquilla, ma probabilmente in casa canarina è tempo di non cullarsi sugli allori.

I tifosi aspettano come la manna dal cielo il rientro a dicembre del bomber Margiotta, mentre la società comincia a guardarsi intorno per qualche innesto di qualità nel mercato di gennaio.

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