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Cannes si rifà il trucco E la «dolce vita» diventa dolcissima

Sulla cittadina francese soffia un vento di novità Dal restyling del museo etnografico ai nuovi ristoranti, dagli atelier alle boutique inedite

Dora Ravanelli

Cominciò tutto per caso nella prima metà dell'800. Lord Brougham, inglese blasonato doc, per eventi del tutto imprevedibili, si ritrovò in un villaggio di pescatori sulla costa sud della Francia: un luogo magico, un castello, una chiesa e poco altro accoccolati su una collinetta, case basse, sentieri acciottolati, reti da pesca, l'azzurro del cielo fuso con quello del mare, due isole di fronte, le Lérins, un clima mai troppo caldo né troppo freddo. Perfetto. Fu un colpo di fulmine e l'inizio di un passaparola che attraversò l'Europa. Incantandola. Aristocratici e alta borghesia fecero a gara nel costruire ville e palazzi. Nacquero hotel in elegante stile liberty avviluppati da parchi con palme, oleandri, piante mediterranee. Nacquero Cannes e il suo mito: cinema, nobiltà, denaro, erotismo, lusso. La «Dolce Vita» alla francese. Una leggenda ancora oggi inscalfibile.

Meta prediletta degli italiani in qualsiasi stagione, presenta inossidabili meraviglie: il Palais des Festivals (oltre alla Mostra del Cinema in maggio, un susseguirsi d'iniziative attraenti ogni mese); la rue d'Antibes, qualche km di insegne che propongono articoli sempre tentatori; un reticolo di localini che si arrampicano lungo il Suquet, la città vecchia che va alla torre e al castello trecentesco, alla chiesa Notre-Dame-de-l'Espérance, al Musée de la Castre, piccolo, prezioso, con rari reperti che un nobile olandese raccolse nei suoi avventurosi viaggi ottocenteschi intorno al mondo. Ristrutturato da pochi mesi, il museo presenta un allestimento che mette in risalto quanto esposto. Da una porta si sale sulla torre (109 gradini), dalla cui cima si gode una vista strepitosa.

Cannes non tradisce: è sempre la stessa, ma sempre nuova e vitale. Negli ultimi mesi da segnalare aperture interessanti. Tra i ristoranti, La Mome (tel. +33.4.93386095), dehors di charme, interni giocati su luci calde e ocra alle pareti, piatti mediterranei con pescato del giorno, ma anche carne di qualità (45 euro ca.). Ampliato e ristrutturato, anche Mantel (tel. +33.4.93391310), nel Suquet, che propone salmone fresco marinato «in casa», piccione in cocotte, pane e dolci «maison» (50 euro). Nuova anche La Cabanne de l'écailler, in rue Faure 2, ristorante e bar à huitres: ostriche, crostacei, sushi di pesce Resta inossidabile la fama di Astoux et Brun, stessa via, ma al 27, che prepara a ogni ora piatti di frutti di mare e crostacei al ghiaccio, anche da asporto. Una certezza pure il ristorante Beach, sulla spiaggia della Croisette, con piattini provenzali.

La festosa rue d'Antibes è cuore dello shopping (le firme mondiali più blasonate s'affacciano sulla Croisette). Recente la vetrina di Pylones, al n. 85, oggettistica coloratissima e scanzonata. Nella Galérie Gray d'Albion, rinnovata, ecco al 17 Elie Bleu, sinonimo di grande ebanisteria E poi M.lle Croisette, al 122, vestiti da bimbi in preziosi tessuti floreali. Fragonard propone nella sua boutique al n. 103, oltre alla gamma di profumi, accessori e oggettistica, un corso di 2 ore per «apprendisti profumieri» (65 euro, prenotarsi su www.fragonard.com). Nuovo il secondo negozio in rue Gazagnaire, a fianco del leggendario Marché Forville (aperto la mattina), il mercato alimentare e dei fiori. Intorno, negozi golosi: Le fromager gourmet, 200 formaggi; Les eleveurs gastronomes, prodotti a base d'anatra nazionale; La compagnie des saumons & caviars, salmone e caviale, ma anche granchi e aringhe.

In 20 minuti di traghetto si è alle isole Lérins, S.te Marguerite e St. Honorat, che ospita, dal Mille, una comunità di monaci a sentinella della conservazione di specie vegetali, sentieri, scogli e del fortino-monastero sulla punta, che sembra galleggiare nel blu. Vigneti autoctoni danno poche quantità di vini bianchi e rossi eccellenti da assaggiare e comprare accanto al ristorante La tonnelle (aperto a pranzo), un gazebo-serra «pieds-dans-l'eau», cucina mediterranea. Si dorme da Okko (okkohotels.com), nuovo, di design, spartano, mini-camere (da 90 euro) o da Five Seas (five-seas-hotel-cannes.com), armonia di stili, ristorante panoramico, pasticceria Intuitions del maestro Gérome de Oliveira.

Informazioni: www.cannes-destination.com; www.france.fr; treni Thello per Costa Azzurra e fino a Marsiglia, www.thello.

com.

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