Controcultura

Il canto di una «sirena» ridà senso alla vita

Gian Paolo Serino

Lo scrittore americano Robert Nathan è celebre per Ritratto di Jennie, la love story ambientata in un'incantata New York Anni Venti che racconta la favola di un pittore squattrinato: una sera a Central Park incontra una bambina che sta giocando da sola. I due passeggiano insieme e quando il pittore le domanda quale sia il suo più grande desiderio, lei risponde: «Vorrei che aspettassi sino a quando diventerò grande». Il sogno si realizza, i due si incontrano adulti, si innamorano, l'artista diventa affermato. Dopo quel romanzo (pubblicato in prima edizione italiana da Bompiani nel 1948 e due anni fa in una nuova traduzione da Atlantide Edizioni), ritroviamo Nathan con Così l'amore ritorna, inedito in Italia (traduzione di Gaja Cenciarelli).

Anche questo romanzo, in realtà un racconto lungo, ha molte sfumature della favola. Il protagonista narrante è Lenny, uno scrittore che, in attesa del romanzo della sua vita, si mantiene grazie alla pubblicazione di libri per bambini. Lenny, più che vedovo «orfano di tutto», dopo la morte dell'amatissima moglie Trina, decide di andare a vivere con i due figli, Trisha di dieci anni e Chris di quattro, in una modesta casa su un'altura davanti al mare della California più disabitata. Nathan è un maestro nel raccontare: tutto diventa metafora della caducità umana. Come quando scrive: «Trina, mia moglie, era morta. Il primo dolore, il dolore mozzafiato con cui non si riesce a convivere, era passato, e ora, stavo ricominciando a lavorare. I nostri due figli giocavano sulla spiaggia sotto casa, costruivano castelli di sabbia». Come noi: che siamo rimasti bambini. Costruiamo ciò che sappiamo sarà distrutto. Ma in Così l'amore ritorna c'è molto di più: perché è un lungo racconto che riconcilia con la vita, che lenisce le ferite, che fa sognare senza cadere nella melassa narrativa tanto di moda oggi.

Mentre il protagonista scrive una favola che ha protagonista una sirena, un giorno incontrano una misteriosa ragazza in «uno strano costume verde a squame di pesce» che in poco tempo fa innamorare l'uomo, senza mai dimenticare la moglie, e i figli. Anche perché tra le due c'è una strana somiglianza.

Starà al lettore scoprirne la natura, in un romanzo che all'epoca della sua pubblicazione negli Stati Uniti nel 1958, fu definito dal New York Times «la storia d'amore più strana e perturbante dell'epoca».

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