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Capodanno: per duecentomila italiani sarà un verde ed ecologico

Piccolo boom dell'agriturismo, quest'anno scelto soprattutto dai giovani: la metà dei clienti ha meno di 35 anni. Oltre alla natura e buona tavola tradizionale, grande offerta di sport, passeggiate, osservazioni naturalistiche, escursioni in città d'arte

Altro che Parigi, New York, Londra o Copenhagen. Volete vivere un Capodanno davvero hot? E allora andate in un agriturismo. Che cosa c'è infatti di più caldo che solleticare la fantasia facendosi tentare da mille delicatezze, cavalcando di giorno tra i boschi e passando la notte sotto i morbidi piumoni davanti a un bel fuoco acceso?
Questo almeno è quello che pensano i duecentomila italiani che, per il 31 sera, hanno scelto la natura. La stima arriva da una ricerca dell'associazione Terranostra, che sottolinea il forte aumento del numero dei giovani che hanno deciso di trascorrere la notte più lunga dell'anno nella tranquillità delle campagne, facendosi convincere dalle golosità gastronomiche tradizionali, senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche: il 55 per cento dei clienti ha un'età tra i 18 e i 35 anni anni. Molti pure, il 25 per cento, gli stranieri.
Capodanno verde dunque, E l'abbassarsi dell'età media ha costretto diverse strutture ad adeguare la propria offerta. Beninteso, la voglia di stare insieme nel silenzio della campagna, la buona tavola e la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo restano il punto di forza. Ma tra i nuovi ospiti degli agriturismi aumenta la domanda di servizi per sportivi, nostalgici, e ambientalisti. E cresce anche l'abbinamento con il turismo d'arte. Su un totale di ventimila aziende, informa la Coldiretti, quindicimila offrono alloggio, novemila ristorazione, 3400 degustazioni. Ma un agriturismo su due offre altre opzioni: escursioni, tennis, equitazione, tiro con l'arcom bird-watching, corsi di degustazione, centri benessere, trekking e mountain bike.
E cosa prevede il menu verde? A farla da padrone, insieme agli immancabili panettone e spumante, saranno ovviamente i piatti della tradizione. Se in Emilia Romagna la festa è accompagnata dai tortellini, nelle tavole della Lombardia vincono i risotti e in quelle del Piemonte gli agnolotti. Gli spaghetti invece sono molto gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna, dove è il momento dei classici gnocchetti. Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico, anche se in realtà il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l'accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure o cacciagione.

Molto presenti nei menu sono anche cotechini e zamponi con le lenticchie che «portano soldi».

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