Economia

Carburanti, la verde a 1,44 euro

Non si arresta l'avanzata dei carburanti che segnano rincaro su rincaro: la verde sfiora 1,44 euro, mentre il diesel tocca 1,26. Il rialzo pesa sugli automobilisti 254 euro all'anno: 11 euro in più per i pieno

Carburanti, la verde a 1,44 euro

Roma - Sembra davvero finita la tregua sulla rete carburanti. Mentre sui mercati internazionali si è assistito a un nuovo declino delle quotazioni internazionali di benzina e diesel, rileva Quotidiano Energia le compagnie petrolifere provano a recuperare le "sofferenze" delle scorse settimane rimettendo mano ai listini con la verde volata ai massimi da settembre 2008. Intanto i consumatori tornano a puntare l’indice sui rialzi. "Non si può andare avanti così, è ormai improrogabile un intervento che ponga un freno a questa situazione", dichiarano Rosario Trefiletti della Federconsumatori ed Elio Lannutti di Adusbef.

I rialzi sui listini A scattare in avanti è stata Shell che, con un rialzo di 1,5 centesimi, è andata 1,439 euro al litro. La società anglo-olandese ha rivisto di 0,5 centesimi anche il diesel salito così a 1,259 euro al litro. E' quanto emerge dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it che ha riscontrato aumenti anche per Erg, Esso e Q8. La compagnia genovese ha mosso il solo diesel: +0,5 centesimi a 1,249 euro al litro. Esso è intervenuta su entrambi i prodotti: +1,4 centesimi sulla verde a 1,421 euro al litro, +1,7 centesimi sul diesel a 1,248 euro al litro. Infine Q8 ha rialzato il solo diesel: +0,5 centesimi a 1,259 euro al litro.

Le accuse dei consumatori I consumatori giudicano indispensabile un incontro con i petrolieri, nel quale definire una soluzione "a questa situazione intollerabile, che pesa sulle tasche degli automobilisti per oltre 254 euro annui". Ribadiscono quindi la necessità di manovre urgenti: per sterilizzare gli aumenti dell'Iva, attraverso la realizzazione di un'accisa mobile (tassa che invece, attualmente, è fissa, pari a 56 centesimi litro), per non far aumentare continuamente la tassazione; per incrementare la distribuzione attraverso il canale delle "pompe bianche", grazie alle quali è possibile risparmiare fino a 7-8 centesimi al litro. La diffusione sul territorio dei distributori indipendenti, infatti, "è ancora irrisoria, per questo, da sempre, oltre a promuoverli mettendo a disposizione gratuitamente, da oltre 2 anni, un elenco di tali distributori sul nostro sito, sosteniamo che il loro numero debba essere incrementato, raggiungendo almeno il 10% dell'intera rete". Ma, l'intervento in tema di carburanti, non deve per i consumatori esaurirsi con tale manovre. Queste rappresentano un primo passo, che dovrà poi proseguire con l'istituzione di una commissione di controllo sulla doppia velocità, con la razionalizzazione della rete e con la definitiva eliminazione di ogni ostacolo burocratico alla piena liberalizzazione di tale settore.

Un pieno da 11 euro in più Per un pieno occorrono in media 11 euro in più. E contro il caro carburanti l'Adoc ha apprezzato l'intervento del sottosegretario dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, che ha ventilato la possibilità di una sterilizzazione dell'Iva. "Abbiamo apprezzato la volontà del sottosegretario Saglia di voler sterilizzare l'Iva - dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - auspicando che questa volta la promessa si realizzi concretamente, dato che è il quarto governo che promette un intervento sull'Iva come misura contro il caro carburanti.

Ma crediamo che questo tipo di intervento, da solo, non basti, auspichiamo anche un taglio delle accise introdotte per eventi eccezionali dal 1935 al 2004 e poi rese permanenti".

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