Politica

Carceri, sovraffollamento e pessime condizioni Lo sciopero di Pannella ora smuove la politica

Napolitano scrive a Pannella, da giorni in sciopero della sete e della fame per protestare contro le drammatiche condizioni delle carceri italiane. E Schifani promette di organizzare un dibattito al Senato. D'Alema: vicinanza umana

Carceri, sovraffollamento e pessime condizioni 
Lo sciopero di Pannella ora smuove la politica

Roma - Il presidente del Senato Renato Schifani "garantirà l’organizzazione di un grande dibattito o convegno sui motivi della nostra lotta, nella stessa sede del Senato". Lo ha reso noto Marco Pannella a Radio radicale. L'ennesima clamorosa iniziativa del leader radicale (da settimane è in sciopero della fame e da alcuni giorni anche della sete, per protestare contro le drammatiche condizioni delle carceri italiane) sembra aver smosso, ancora una volta, la politica italiana. Da qualunque schieramento è giunta a Pannella la solidarietà per l'iniziativa portata avanti. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha pregato Pannella di interrompere la protesta, riconoscendo l'importanza della sua battaglia.

Pannella in ospedale Si moltiplicano le visite degli esponenti politici a Pannella, ricoverano in una clinica romana per le conseguenze dello sciopero della sete. Questa mattina Pannella ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e nel pomeriggio sarà la vice presidente della Camera Rosy Bindi a fargli visita. Letta, ha riferito Pannella in un collegamento telefonico con Radio Radicale, "è venuto nella clinica in cui mi trovo, latore anche di un messaggio di Berlusconi, che avrebbe voluto venire a trovarmi ma ha dovuto recarsi a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo. "Questo gesto, insieme alla lettera che mi è stata indirizzata dal capo dello Stato, mi convince che ho e abbiamo, come partito, avuto ragione nel pensare che dinanzi all’opera di questo presidente della Repubblica abbiamo la rara possibilità di difenderne l’opera, ma non in modo plaudente o sornionamente plaudente".

La lettera di Napolitano "In una società per tanti versi profondamente trasformata rispetto agli anni nei quali hai iniziato l'attività politica - scrive Napolitano a Pannella -  c'è più che mai bisogno di testimonianze di passione civile e di amore per le sorti comuni, affinché alla politica possa essere pienamente riconosciuto non solo il ruolo di confronto e di mediazione tra interessi ma anche quello di comprensione e composizione di tensioni ideali. Credo che la tua azione continuerà ad essere un prezioso stimolo, suscitando come già in passato discussioni e prese di coscienza che rivelano poi col tempo la loro fecondità e lungimiranza". "Inviandoti i miei migliori auguri - conclude il capo dello Stato - ti saluto con affetto e ti prego, in nome non solo dell'antica amicizia ma dell'interesse generale, di desistere da forme estreme di protesta di cui colgo il senso di urgenza, ma che possono oggi mettere gravemente a repentaglio la tua salute e integrità fisica".

D'Alema: vicinanza umana "Pannella conduce una battaglia difficile, con passione, mettendo in gioco se stesso", ha spiegato il presidente del Copasir Massimo D'Alema. "Solleva un problema reale, perché la condizione delle carceri è intollerabile - ha aggiunto D’Alema -. Lui con coraggio si mette dalla parte di chi vive in quelle condizioni degradate. Spero la sua battaglia trovi ascolto".

Rotondi: battaglia di civiltà Il ministro per l’Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, esprime vicinanza e gratitudine a Pannella: "La sua è una battaglia di civiltà e di democrazia. Dico anche di carità cristiana perché è in difesa degli ultimi, di chi ha bisogno, della loro dignità". "E' un percorso che condivido appieno - aggiunge Rotondi - avendo io stesso, nei mesi scorsi, visitato alcuni penitenziari.

A Marco mi sento di dire che è ora però di mettere fine allo sciopero della sete che sta compromettendo la sua salute, perché in questa battaglia di civiltà lui non è solo".

Commenti