Cronache

«Carmina» Applausi sotto gli ombrelli

È iniziata in grande la stagione estiva dell'Opera Giocosa di Savona, che sabato sera ha aperto il cartellone con i «Carmina Burana» di Carl Orff diretti da Gian Marco Bosio. Gremitissimo il Piazzale del Maschio, una delle due piazze principali della Fortezza del Priamàr, con un «tutto esaurito» che ha stupito, vista la calotta di nuvole grigie che faceva da scomodo cappello alla serata. E gremitissima è rimasta fino al termine del concerto, nonostante qualche goccia di pioggia si sia fatta sentire, in «platea» e sul palcoscenico. Ombrelli aperti, cappucci e via: il pubblico del Priamàr è scaltro e pronto agli scherzi di stagione e dopo il coro finale è esploso, da sotto alle mantelle, in un applauso lungo e sincero. La versione dei «Carmina» andata in scena è stata quella cameristica per soprano, tenore, baritono, coro, coro di voci bianche, due pianoforti e percussioni: versione forse più interessante di quella che siamo abituati ad ascoltare in teatro - in cui la parte strumentale è affidata all'intera orchestra - più intensa e più particolare, con il marcato dialogo dei due pianoforti, reso al meglio da Gianluca Ascheri e Roberto Mingarini, e il supporto deciso delle percussioni, affidate ad Alessandro Cardinali, Dario Doriani, Daniele Lunardini e Michele Vannucci. Bravi i solisti, il tenore Giuseppe Veneziano e il baritono Bruno Pestarino, che dei canti bene hanno restituito la varietà linguistica (latino, provenzale, tedesco) e il carattere goliardico; brava anche lei, il soprano Daniela Zerbinati, che nonostante i nove mesi quasi scaduti ha esibito il suo pancione con estrema naturalezza e ha affrontato con il giusto spirito una parte a tratti ostica e particolarmente impegnativa. E bravo poi il maestro Bosio, preciso, impeccabile, elegante e sobrio, che nel novecento sembra essere totalmente a suo agio. «Mario Panatero» di Alessandria e il «Pietro Mascagni» di Savona - e al coro di voci bianche dell'Istituto Musicale «Alfredo Casella» di Novi Ligure diretto da Raffaella Tassistro: con l'esordio dell'Inno d'Italia e con la chiusura «O Fortuna» hanno letteralmente trascinato il pubblico. Prossimo appuntamento con l'Opera Giocosa, venerdì 24 giugno (e sabato 25), sempre alle 21.

15 al Priamàr, con «Carmen» di George Bizet.

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