Cronache

Carnevale green? Ecco come fare

Intervista a Barbara Molinario, Presidente dell’Associazione Road to Green 2020, per la promozione della sostenibilità ambientale

Carnevale green? Ecco come fare

Il Carnevale è uno dei periodi più allegrie divertenti dell’anno. Sfilate di carri allegorici, maschere, coriandoli e stelle filanti. Ogni angolo delle città diventa un’esplosione di colore! Ma cosa succede all’indomani dei festeggiamenti? A pagare le spese delle nostre feste è l’ambiente, che deve fare i conti con tappeti di coriandoli e stelle filanti lasciati a terra, sacchetti vuoti e moltissimi altri rifiuti lasciati a terra. Questo vuol forse dire che dobbiamo dire addio al carnevale in nome dell’ambiente? Ne parliamo con Barbara Molinario, Presidente di Road to green 2020, Associazione per la promozione della sostenibilità ambientale.

C’è un modo per rendere il Carnevale più green o dobbiamo dire addio a carri, maschere e sfilate?

Il Carnevale è un periodo dell’anno così allegro e colorato, i bambini possono diventare i personaggi che più amano, i grandi possono lasciarsi andare allo scherzo e al gioco, tornando ad essere piccini, anche se solo per qualche giorno. Non potremmo mai chiedere di rinunciare all’allegria! Come per ogni cosa, però, a fare la differenza sono i dettagli, basta poco per ridurre l’impatto che abbiamo nei confronti dell’ambiente.

Da dove possiamo cominciare per ridurre l’impatto che abbiamo sull’ambiente?

Partiamo subito dalla scelta dei coriandoli. Vanno assolutamente evitati quelli in plastica, anche se hanno colori più sgargianti e alcuni sono anche glitterati. Una volta a terra, questi non sono biodegradabili, e andranno ad intasare i tombini o finiranno nelle acque di mari e fiumi. Meglio, dunque, orientarsi verso quelli di carta, magari fatti in casa, con l’aiuto dei bambini. Tutti noi abbiamo pile di giornali, riviste o volantini promozionali da buttare via. Possiamo dare loro una nuova vita, risparmiando anche denaro. Altra cosa importante, insegniamo ai nostri bambini sin da subito il rispetto per l’ambiente. Se, ad esempio, finiscono i coriandoli, il sacchetto non si getta a terra.

E per quanto riguarda le maschere e l’abbigliamento? Quali consigli possiamo dare?

L’industria del tessile ha un impatto ambientale enorme, pensate che produce livelli di inquinamento maggiori rispetto alla somma degli spostamenti di tutte le navi e gli aerei del mondo, piazzandosi al secondo posto, subito dietro il settore petrolifero. Se possibile, cerchiamo di evitare di acquistare nuovi capi, e cerchiamo bene in casa, magari in fondo a bauli, cassetti ed armadi. Chi è pratico di taglio e cucito, potrà, poi apportare le migliorie necessarie. Un’altra soluzione può essere quella di dare il via ad un circolo di riuso tra conoscenti, amici e parenti, scambiandosi le maschere e gli accessori acquistati negli anni precedenti. Così facendo ci sarà un doppio risparmio, quello economico e quello ambientale. Non male, vero?

Qual è, invece, la posizione di Road to green 2020 sui trucchi sgargianti usati in questo periodo?

Il nostro approccio è lo stesso che abbiamo nei confronti dell’industria cosmetica in ogni momento dell’anno. Noi diciamo no alle microplastiche e agli ingredienti chimici derivati dal petrolio. Le creme, i trucchi, i saponi, tutto ciò che mettiamo sulla pelle viene assorbito dal nostro organismo, per poi finire nelle acque una volta che ci laviamo. Meglio preferire prodotti con ingredienti di origine naturale e biologica. Per il trucco di carnevale, io suggerisco di acquistare nei negozi specializzati o sugli store online i pigmenti colorati naturali e di mischiarli con la crema idratante quotidiana, o applicarli direttamente sulla pelle con un pennellino. Et voilà! Un trucco perfetto, dalle nuance sgargianti, ma rigorosamente eco-bio.

A Carnevale non possono mancare i dolci. Anche per questo punto ci sono dei suggerimenti green?

Ancora una volta, la parola d’ordine è biologico! Qualsiasi sia la vostra ricetta, scegliete ingredienti di stagione (ci sarà tempo per le fragole, e saranno anche più buone), magari a KM 0, riducendo l’inquinamento prodotto dal trasporto delle merci. Orientatevi verso agricoltura e allevamento biologici, che, attraverso apposite certificazioni, garantiscono condizioni di vita più dignitose per gli animali e che non siano stati utilizzati agenti chimici per il trattamento di alberi e piante.

Un ultimo consiglio?

Prendiamo scopa e paletta! Se ognuno di noi iniziasse a pulire davanti casa propria, avremmo molti meno problemi di sporcizia urbana.

Questa dovrebbe diventare un’abitudine da mantenere sempre, ma in periodi in cui le strade sono più sporche, come proprio nei giorni di Carnevale, quest’usanza assume un significato ancora più importante.

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