Roma

«Casa, fra i bisognosi ospiti nei residence risulta perfino chi possiede 7 auto»

Costi alle stelle per l’assistenza alloggiativa nei residence. Uno scandalo tutto da imputare al centro-sinistra. Va giu duro il consigliere comunale Marco Visconti, delegato del sindaco Alemanno all’emergenza casa, candidato alle prossime Regionali: «La maggior parte di questi contratti sono stati firmati nel 2008. L’ultimo, quello del residence di via Tineo, decorre dal 1 aprile 2008. E’ stato firmato dalla giunta Veltroni pochi giorni prima delle elezioni...».
Una bella combinazione, no?
«Una mossa scorretta della vecchia amministrazione di centro-sinistra, che praticamente impegna per il futuro una intera generazione politica. Stiamo studiando la maniera di invalidare i contratti alla prima scadenza, con un atto di rescissione unilaterale, per evitare almeno che scatti la famosa proroga dei sei anni. Anche perché non abbiamo ben chiaro neppure chi gode dell’assistenza».
Vuol dire che non sapete chi abita con esattezza in quei residence a spese del Comune?
«Stiamo verificando. Per iniziativa del Direttore dell’ufficio politiche abitative, Raffaele Marra, abbiamo avviato un monitoraggio, chiedendo a tutte le famiglie di riempire e restituirci un modulo con nomi, cognomi, composizione familiare e copia della dichiarazione dei redditi Isee. Questi ultimi li abbiamo girati alla Guardia di Finanza per controllarli all’origine. Per ora sono stati verificati due residence su dodici. Quando li avremo controllati tutti, chi non è in regola verrà subito cacciato dall’assistenza».
Quando terminerete i controlli?
«Più o meno fra 3-4 mesi, entro giugno 2010. Ma già abbiamo scoperto situazioni limite».
Ad esempio?
«Ad abitare nei residence sono a volte persone che vivono abitualmente in altri comuni. Oppure anche benestanti. Gente che ha 7-8 auto intestate, oppure titolari di ristoranti, lavanderie, attività commerciali floride. Tutte attività, fra l’altro, sconosciute al fisco».
Evasori?
«Evasori totali, con la partita Iva aperta, ma senza avere mai sborsato il becco di un quattrino. L’altro fatto scandaloso è che in certi appartamenti vivono degli immigrati clandestini. Chi non ha i documenti, chi non ha il permesso di soggiorno. Andrebbero direttamente espulsi. Ma mica possiamo mandare i vigili urbani, servirebbero le forze dell’ordine. Mi risulta che Raffaele Marra ha segnalato la cosa all’Ufficio immigrazione della Questura, e per conoscenza anche al Prefetto. Ma nessuno ha dato ancora risposta».
A che punto è invece l’intesa con i comitati di lotta per la casa per sistemare gli occupanti delle scuole in altri residence (vedi via Tovaglieri) con una partecipazione alle spese?
«Procede tutto bene. Queste famiglie alloggiano lì in attesa che venga loro assegnata la casa popolare. Nel frattempo pagano una quota di 150 euro al mese.

Il Comune risparmia qualcosa e loro sono tranquilli: appena possibile avranno le chiavi di una vera casa».

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