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Casini torna con il Cav e Fini si ingelosisce: "Amico mio, ti illudi..."

Gianfry sconsiglia a Pierferdy di allearsi coi moderati. Ma è solo l'ennesima occasione per attaccare Berlusconi

Casini torna con il Cav e Fini si ingelosisce: "Amico mio, ti illudi..."

Rispunta Gianfranco Fini. Niente politica, per fortuna. Nessun nuovo partito, dopo la fallimentare esperienza di Futuro e Libertà. Niente ripensamenti, dopo lo strappo del "Che fai, mi cacci?". Torna per fare consigli al suo ex alleato Pier Ferdinando Casini che, nelle ultime ore, ha fatto sapere di voler partecipare al progetto per riunire il centrodestra. "Mi chiedo cosa ci fa uno come lui in compagnia di Storace che vuol abolire l’euro, della Lega che fischia Napolitano e di parte di Forza Italia così silente nei confronti delle intemperanze dei grillini. Forse illude se stesso".

I "consigli" al vetriolo dell'ex leader di An, caduto in disgrazia col Fli e lo scandalo per la casa di Montecarlo, arrivano dalle colonne di Repubblica e del Mattino. Parlando di Casini e del ritorno dell’Udc con Forza Italia, Fini prende le distanze dalla sua strategia politica. "Non che abbia agito per interesse personale - spiega l’ ex presidente della Camera al quotidiano diretto da Ezio Mauro - ci sentiamo spesso, me ne aveva parlato. Lui espone due dati di verità con conclusioni a mio avviso molto dubbie se non sbagliate". Casini parte dal presupposto per cui l'Italicum rende impossibile un ruolo al di fuori dei tre schieramenti attuali: "O stai con Berlusconi, o con Renzi o con Grillo". Fini conferma, come conferma anche la seconda considerazione fatta dal leader dell'Udc: "Alle prossime elezioni Berlusconi non sarà il candidato per le note ragioni". Tuttavia Fini obietta, in primis, sulla legge elettorale: "Io mi auguro si faccia, con alcune modifiche. Se ne parla poco ma il vero scoglio non è l’accordo sulla riforma, bensì il passaggio successivo in cui il Senato dovrà cancellare se stesso". Passaggio tutt'altro che scontato. Inoltre, aggiunge al Mattino, anche se il Cavaliere non è più ricandidabile, "finirà che nella caserma-Berlusconi vincerà il Toti di turno, un suo dipendente, oppure in alternativa ci saranno scelte dinastiche". Altro che consigli spassionati, ancora una volta Fini non perde occasione per non attaccare

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