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Cassano assist, Robinho gol: il Milan vola a +8 Il Napoli crolla a Palermo: sorpasso dell'Inter

I rossoneri allungano ancora. Cavani porta in vantaggio i partenopei, ma i rosanero vincono 2-1. A Milano Zarate fa espellere Julio Cesar e segna il rigore, poi Sneijder ed Eto'o rilanciano i nerazzurri al secondo posto. In zona Champions friulani battuti dal Parma, risale la Roma (1-0 al Chievo). Juve, ennesima beffa col Catania: dal 2-0 a 2-2. Guarda tutti i gol

Cassano assist, Robinho gol: il Milan vola a +8 
Il Napoli crolla a Palermo: sorpasso dell'Inter

Milano - Lo scatto decisivo verso lo scudetto. Ma quanta fatica. Il Milan abbatte la resistenza del Brescia solo a 4' dalla fine. Servono un assist di Cassano e la (rara) freddezza di Robinho per avere la meglio dei bresciani, con l'acqua alla gola per cercare di raccattare qualche punto in chiave salvezza. Più uno strepitoso Abbiati nel finale. Ma il +8 in classifica ora appapre un discreto margine, con quattro giornate alla fine. Ma il sabato di Pasqua è quello della passione del Napoli di Mazzarri. I partenopei a Palermo gettano al vento le ultime chance di scudetto. E con l'impresa dell'Inter in casa contro la Lazio, sotto 1-0 e con l'uomo in meno i nerazzurri prima pareggiano e poi vincono, gli azzurri sono costretti a cedere anche il secondo posto in classifica proprio alla squadra di Leonardo. Ma tutta la zona Champions è una polveriera. La Lazio esce a mani vuote da San Siro, ma l'Udinese non ne approfitta. I friulani cedono per 2-0 alle motivazioni del Parma, affamato di punti salvezza, e a due squilli del redivivo Amauri (complice anche l'espulsione in avvio di Inler). Per l'Europa che conta si fa sotto la Roma, ora a -4 dai "cugini". Acque agitate anche in fondo alla graduatoria. Il Bari dice addio alla serie A con la sconfitta rimediata al San Nicola contro la Sampdoria. E il favore più grosso ai blucerchiati lo fa il Genoa. Il Grifone stende 4-2 il Lecce a Marassi in rimonta e consente l'aggancio dei doriani ai danni dei salentini. Insieme al Parma scatta in avanti anche il Cesena, che passa a Bologna.  

Milan, che fatica L'aveva detto Allegri: "Sarà la partita che decide il campionato, che vale il campionato". Vista lunga quella dell'allenatore rossonero che forse intuiva le dificoltà offensive dei suoi causa l'assenza contemporanea del monello Ibrahimovic e del fragile Pato. Davanti spazio a Cassano e Robinho, ma né il barese né il brasiliano riescono a capitalizzare nel primo tempo le quattro palle gol rossonere. E nella ripresa, dopo una buona pressione iniziale, esce la voglia e la necessità di gol del Brescia di Iachini che, in caso di sconfitta rischia di trovarsi al penultimo posto staccato di cinque punti da Samp e Lecce. Ecco la qualità di Diamanti e la velocità di Eder. Ma il primo è sfortunato (Abbiati in un'occasione lo ferma con il supporto della traversa e nel recupero lo chiude con un intervento prodigioso), il secondo troppo impreciso. E allora al 37' risolve tutto Robinho, battendo Arcari in uscita e sfruttando l'assist di Cassano in contropiede. Il Milan si cuce sulla maglia un pezzetto di scudetto a +8 con quattro partite da giocare.

Il Napoli inciampa Pronti via e Cavani, su rigore per un fallo di mano ingenuo di Cassani, cancella l'amarezza di domenica scorsa contro l'Udinese e porta in vantaggio il suo Napoli sul Palermo. Sembra un pomeriggio in discesa per la truppa Mazzarri. I rosanero, colpiti a freddo, non riescono a reagire. Delio Rossi protesta (vorrebbe l'espulsione di Pazienza) e si fa cacciare, ma forse sveglia i suoi. Prima dell'intervallo Pastore trova le misure e comincia a pungere, insieme a Ilicic. Il pareggio arriva dal piede di Balzaretti: fantastico sinistro al volo per il terzino appostato sul secondo palo. De Sanctis non ha scampo. E in avvio di ripresa il Palermo mette in ginocchio il Napoli. Campagnaro stende Migliaccio a centro area, smarcato da un tacco illuminante di Pastore. L'arbitro fischia, nonostante il gol dei rosanero. Dal dischetto Bovo mette le cose a posto: 2-1. Mazzarri rivolta la squadra, ma ottiene una reazione flebile. Anzi sono i padroni di casa ad avere le chance migliori.

L'Inter mette la freccia A Milano andamento opposto. Reja fa pace con il genietto Zarate che sfrega la lampada e trova l'espulsione di Julio Cesar e il rigore, trasformato dallo stesso argentino (con qualche brivido). L'Inter sembra alle corde, ma ci pensa Sneijder con una punizione fantastica sopra la barriera a ristabilire il pareggio. E nella ripresa, nonostante le tante occasioni per i laziali, ci pensa Eto'o a siglare il punto che vale la vittoria e il sorpasso sul Napoli. Il camerunense sfrutta una scivolone di Biava e in contropiede batte Muslera. I bianconcelesti ci provano ancora, ma l'espulsione di Mauri fiacca le energie della truppa di Reja. In vista della Champions è positiva per Lotito e i suoi la sconfitta casalinga dell'Udinese. I friulani vanno sotto subito per un errore di Belardi su colpo di testa di Amauri. Poi Inler si fa cacciare per una protesta troppo "fisica" con l'arbitro e il Parma ha vita facile. Guidolin nella ripresa le tenta tutte per la rimonta, ma nel finale ancora Amauri, in contropiede, chiude i conti.

La Roma c'è Il destro di Perrotta al 4' cancella i fischi dell'Olimpico. Insieme alla batosta di sabato scorso con il Palermo (3-2) e al ko nell'andata della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter (1-0). L'ex centrocampista del Chievo punisce proprio i veronesi al termine di un'azione splendida iniziata da Totti con un'imbucata per De Rossi, che scarica all'indietro per Perrotta: il suo piatto destro finisce all'angolino e batte Sorrentino. Poi la squadra di Montella avrebbe le occasioni per raddoppiare. Ma Vucinic si conferma in un momento difficilissimo sotto porta. Straordinaria la partita di Totti in versione assist-man per i compagni. Ma il capitano deve rinviare l'appuntamento con i 205 gol di Roberto Baggio.

Bandiera bianca Juve Dice definitivamente addio ai sogni d'Europa la Juventus di Del Neri. Dopo un primo tempo convincente marchiato dalla doppietta dell'eterno Del Piero nella seconda frazione la truppa bianconera sbanda. Il Catania di Simeone diventa padrone dell'Olimpico. E a 9' dalla fine trova la rete della speranza con Gomez, uno dei tanti argentini della rosa. Allo scadere è Lodi apescare il pareggio al 90'. Gli etnei fanno un altro passettino verso la salvezza, i bianconeri dicono addio a qualsiasi ambizione residua di Coppa e salutano definitivamente Del Neri. 

La lotta retrocessione Detto del successo della Fiorentina a Cagliari, doppietta di Cerci e perla di Cossu per i sardi, c'è da registrare l'onesto impegno del Genoa che favorisce la Samp. I rossoblù, in casa contro il Lecce, vanno sotto due volte per la doppietta di Di Michele: una perla in avvio e una deviazione in mischia. Per i rossoblù arrivano due doppiette, di Floro Flores e Palacio, che puniscono la svagata difesa salentina. La Sampdoria vince a Bari su rigore, di Pozzi, condannando i pugliesi alla serie B e agganciando i salentini al terz'ultimo posto. Oltre al Parma fa un passo avanti anche il Cesena con il successo a Bologna per 2-0: Giaccherini e Malonga i marcatori.

Risultati Bari-Sampdoria 0-1, Bologna-Cesena 0-2, Cagliari-Fiorentina 1-2, Genoa-Lecce 4-2, Inter-Lazio 2-1, Palermo-Napoli 2-1, Udinese-Parma 0-2, Roma-Chievo 1-0, Brescia-Milan 0-1, Juventus-Catania 2-2.

Classifica Milan 74 punti, Inter 66, Napoli 65, Lazio 60, Udinese 59, Roma 56, Juventus 53, Palermo 50, Fiorentina 46, Genoa 45, Cagliari 44, Bologna 40, Chievo 39, Parma 38, Cesena e Catania 37, Sampdoria e Lecce 35, Brescia 30, Bari 21.

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