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Il Cav salda l'alleanza con la Lega: "Il patto con Bossi? Fino al 2013"

Berlusconi smentisce le voci di un'alleanza con la Lega per andare al voto nel 2012 e chiude alla possibilità di formare un governo delle larghe intese: "In Europa abbiamo portato un piano preciso con un calendario di impegni che è un programma per i prossimi 18 mesi di governo". E spiega: "Oggi l’Italia ha bisogno di stabilità e andare a elezioni sarebbe andare contro gli interesi del Paese"

Il Cav salda l'alleanza con la Lega: "Il patto con Bossi? Fino al 2013"

"In Europa abbiamo portato un piano preciso con un calendario di impegni che è un programma per i prossimi 18 mesi di governo. E in Europa non c’è stata una sola voce discordante sul nostro piano. Grazie a riforme coraggiose il nostro Paese ce la farà". Dopo aver incasso il via libera dell'Eurogruppo al pacchetto di misure anti crisi presentato mercoledì sera a Bruxelles, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è determinato ad andare avanti, portare a termine la legislatura e varrare quelle riforme necessarie al rilancio dell'economia italiana.

Non esiste alcun patto col Senatùr per andare al voto nel 2012. Il Cavaliere lo esclude categoricamente. Si tratterebbe di una invenzione della stampa. Impossibile andare al voto prima del 2013: "Oggi l’Italia ha bisogno di stabilità e andare a elezioni sarebbe andare contro gli interesi del Paese". E questa non è solo una convinzione del premier. Tutta la maggioranza è convinta della necessità di andare avanti col lavoro. "Bossi è un fedele alleato e la pensa come me - spiega Berlusconi a Canale 5 - il resto sono sogni dell’opposizione". Il Cavaliere non solo boccia le elezioni anticipate ("Far cadere il governo e aprire la campagna elettorale con un buco di governabilità di almeno sei mesi sarebbe un danno gravissimo all’Italia e agli italiani"), ma anche la possibilità di formare un governo tecnico per attuare le riforme. "L’appello che ho fatto all’opposizione non è per un governo di larghe intese, che porterebbe alla paralisi politica - chiarisce il presidente del Consiglio - ma al senso di responsabilità che dovrebbe portare l’opposizione nell’interesse del Paese ad approvare le misure adottate a Bruxelles, invece di chiedere le dimissioni".

Dalla situazione italiana agli equilibri in Europa. "Il problema è che qualcuno possa pensare di comportarsi contro gli interessi del proprio paese, in questo modo causando uno spiacevole incidente con un paese amico", spiega Berlusconi al telefono con Maurizio Belpietro affrontando il nodo sulle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dalla Bce. "Confido nel suo senso dello Stato", spiega il presidente del Consiglio ricordando come "alla base della scelta dell’italiano Mario Draghi al vertice della Bce, il nostro Paese abbia assunto con la Francia l’impegno di liberare il posto occupato da Lorenzo Bini Smaghi nel board della Banca Centrale Europea". "Vuole la logica che sia cosi - dice Berlusconi - per questo confido nel senso dello Stato e del dovere di responsabilità che certo non
mancano al dottor Bini Smaghi perché questa situazione spiacevole che si è creata e della quale il governo non ha alcuna responsabilità, si sblocchi al più presto".

Per quanto riguarda i rapporti con la Francia e la Germania, Berlusconi fa notare che "non possono essere intaccati da un episodio spiacevole che peraltro la signora Merkel ha già voluto chiarire".

E spiega: "Tutti lavoriamo per garantire un futuro solido all’euro".

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