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Cavani trascina il Napoli Lezione di calcio a Mancini

Champions League / Doppietta del bomber uruguayano. Balotelli &C. beffati. L'Inter pareggia con il Trabzonspor e passa il turno

Cavani trascina il Napoli Lezione di calcio a Mancini

Il sogno di Cavani era quello di una città intera: «Una palla che en­tra e Napoli in festa ». La realtà è che il Matador ne mette nel sacco due, fa sua la notte umida del San Paolo e fa impazzire i tifosi partenopei che tornano a respirare l’aria del­l’Europa di livello come fu ai tempi di Maradona. In una sera il Napoli si trasforma così da brutto anatroc­colo del girone in un bel cigno pron­to ad aprire le ali. Spirito giusto, contropiedi micidiali e grande sof­ferenza quando il Manchester di Mancini tenta di rimettere in pari­tà il match. Ma è De Sanctis, altro valore aggiunto dei partenopei, a blindare la porta vincendo il perso­nale duello con Balotelli. L’ultimo ad arrendersi, segno di una maturi­tà raggiunta in fretta grazie al lavo­ro del tecnico di Jesi, ma per una volta non decisivo sotto i riflettori di una città al quale è affezionato sentimentalmente ed emotiva­mente.

Tre mesi fa gli ottavi per il Napoli erano quasi un’utopia,ora non pas­sare il turno- con un punto in più in classifica del ricco City dello sceic­co Mansour le possibilità sono al­tissime- potrebbeessereunadelu­sione cocente. Basterà un altro col­po, fra due settimane in Spagna, per completare l’impresa davvero incredibile.

La partita più delicata e intrigan­te della Champions diventa un trionfo che apre scenari importan­ti per il Napoli di De Laurentiis. Se a Villarreal, sul campo di una squa­dra che ha ormai mollato ( ieri a Mo­naco in campo le riserve), arriverà la vittoria attesa e pronosticata, il patron azzurro dovrà inevitabil­mente rafforzare la squadra. E aver puntato sull’Europa mettendo da parte il campionato ha pagato, ri­mandando qualsiasi processo sul turn over ossessivo applicato in A e su qualche colpo a vuoto. Splendida la cornice del San Pao­l­o che attendeva da 20 anni una se­rata di gala in Europa. E la partita non tradisce le attese: Napoli a viso aperto che sorprende gli inglesi nell’unico modo, ovvero con lanci lunghi e ripartenze micidiali. In re­altà il tocco d’astuzia di Cavani che sblocca il match dopo 17 minuti e fa esplodere Fuorigrotta nasce da un angolo di Lavezzi. La velocità dell’argentino crea affanno al City, l’uruguagio sembra in serata di gra­zia ed è devastante in ogni azione. Dei tre tenori il più in difficoltà è Hamsik, forse distratto dalla spia­cevole vicenda familiare (la mo­glie incinta rapinata dell’auto) e colpito duro da Kolarov: lo slovac­co non riesce ad assistere le punte, ma si riprenderà alla grande nel se­condo tempo, quando metterà a di­sposizione della squadra chiusure e rilanci precisi.

Quando la squa­dra di Mancini prende campo mo­stra più soluzioni di gioco. Il 4-4-2 «mascherato» del tecnico di Jesi esalta il movimento di Silva, che si sposta con grande abilità sulla tre­quarti cercando spazio tra le linee senza dare punti di riferimento. Balotelli appare più incisivo di un Dzeko evanescente, dietro Kompany e Lescott soffrono le ini­ziative napoletane, così il Manche­ster deve attendere l’errato disim­pegno di Aronica per colpire con SuperMario, solo davanti a De San­ctis, che sfrutta l’unico vero pallo­ne giocabile. Il Napoli è bravo a non arrendersi, torna in campo con decisione e il bellissimo assist di Lavezzi viene sfruttato alla gran­de da Cavani ( 4 reti in 5 match euro­pei): il suo interno destro è di rara bellezza e mette fuori gioco Hart. Logico capire come cambia il co­pione del match: azzurri attenti a non rischiare e pronti a ripartire, City in attacco a testa bassa con Ba­lotelli che trova il muro De Sanctis. «Abbiamo sempre saputo che po­tevamofarcela », cosìilMatadoreo­re della serata. I ricconi del City so­no quasi fuori dalla Champions, i più «poveri» napoletani sono a un passo dal sogno.

E il San Paolo può intonare il classico«O surdato ’nn­murato ».

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