Controcultura

Cecchi Paone e il fantasma di Emilio Fede

Cecchi Paone  e il fantasma  di Emilio Fede

Alessandro Cecchi Paone, personaggio televisivo da molti anni (cominciò ad apparire in video giovanissimo, ottenendo un buon successo), è il nuovo conduttore del Tg di Rete4 orfano di Emilio Fede. Da circa una settimana, egli presenta servizi giornalistici al pubblico di Mediaset, fornisce spiegazioni e commenti relativi ai fatti di attualità. Non sappiamo chi lo abbia scelto per dare impulso allo storico notiziario dell'emittente, ma dobbiamo dire che l'idea di ingaggiare quest'uomo avvezzo alle telecamere ci ha sorpreso.

Inoltre, non pensavamo che costui fosse disponibile a intraprendere simile esperienza, anche perché da tempo le sue performance televisive, per quanto frequenti, non ci sembravano propedeutiche a un rientro professionale nel sistema mediatico italiano. Più che altro, era impegnato quale ospite (opinionista) di talk show vari, dove non ha mai sfigurato, quand'anche anteponesse il suo essere omosessuale (con tutto quanto ciò comportava e comporta) alle proprie simpatie politiche.

In ogni caso, registriamo il suo ingresso a Rete4 come un evento interessante. Un volto conosciuto, direi familiare, alla guida di un telegiornale non passa inosservato. Gli abbiamo dato un'occhiata e ci par di capire che sia in grado di funzionare e addirittura di rilanciare il Tg4 che è penalizzato dall'orario in cui va in onda, le 19, ovvero nel tardo pomeriggio allorché coloro che hanno l'opportunità di seguirlo sono una minoranza rispetto alla moltitudine abituata al Tg1 o al Tg5.

La soluzione adottata dai dirigenti del Biscione è idonea, se tutto andrà bene, a incrementare l'affezione del pubblico che fu per lungo tempo la platea di Fede. È però presto per esprimere un giudizio sulla qualità della conduzione. Va da sé che all'inizio di tale esercizio non è facile trovare l'equilibrio giusto. Serve qualche settimana per carburare e intuire quali siano le notizie meritevoli di essere approfondite. Quindi, non azzardiamo critiche definitive né parziali, limitandoci a dire che fin qui l'esperimento è stato incoraggiante. Tra un mesetto torneremo sull'argomento e saremo più precisi, se occorre più severi.

Nel frattempo teniamo sotto esame il notiziario berlusconiano senza trascurare di compulsare i dati di ascolti, i soli che contino allo scopo di stabilire il gradimento di una trasmissione. Cecchi Paone in ogni caso non è l'ultimo arrivato e merita di essere preso sul serio: chissà che riesca a sfondare, benché non fare rimpiangere il vecchio Emilio, protagonista indiscusso del video, non sarà un gioco da ragazzi. Perché tutto si potrà dire di Fede, tra cui un eccessivo amore per il principe di Arcore, tranne che non fosse capace di fare egregiamente il proprio mestiere.

La direzione del telegiornale è saldamente nelle mani di Mario Giordano, giornalista di talento (i suoi libri, per quanto discutibili, vendono migliaia di copie), da lustri in prima fila sulla scena. L'accoppiata Giordano-Cecchi Paone promette molto, sulla carta; ma dalla carta alla realtà il passo non è breve. Non ci resta che augurare a entrambi di sincronizzare il loro lavoro, in modo da non intralciarsi a vicenda. Sarebbe un'occasione gettata via.

Il tempo dice sempre la verità.

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