Cento consigli per chi detesta forni e fornelli

Brando Franchi

Silvia Lessona è una torinese con «due figlie in età pre-adolescenziale alle quali, ogni giorno, tenta di dar da mangiare». Dal libro che ha scritto, titolo per DeAgostini Indovina chi sviene a cena, si deve pensare con tanta buona volontà ma con risultati tra il mediocre e il sufficiente. Sono pagine di riflessioni, non-ricette e ironia dedicate «a chi detesta cordialmente i fornelli, un tributo a chi vuole difendere il diritto di non sapere cucinare». Subito un dizionario di sopravvivenza casalinga, dalla A di aperitivi alla Z di zenzero, seguono i consigli e i pensieri di amici e curiosi, perfetti nell'insegnare a “scucinare”. Tra loro Carla Bruni, Ferran Adrià, Massimiliano Alajmo, Davide Scabin, Allan Bay, Bob Noto, Licia Granello e Paolo Marchi. E in coda alcune battute. Ottima quella dell’attore Sherman Hemsley: «C’è qualcosa nella mia cucina che non le piace? Sì, mangiarla». Adrià invece ha dato alcune dritte: «1. È meglio acquistare una buona sardina che un gambero mediocre. 2. Evitate le cotture prolungate, come stufati o brasati. 3. Utilizzate teglie che mantengano il calore e si possono portare direttamente in tavola all’inizio del pasto. 4. Preferibilmente, non cucinate grossi pesci o tagli di carne interi: lavorando porzioni ridotte, si riduce il tempo di preparazione. 5. Lessate molto poco le verdure o, meglio, saltatele rapidamente a crudo direttamente in padella. 6.

Aggiungendo a due cucchiai di maionese un’acciuga tritata, cinque capperi, una foglia di dragoncello e un cucchiaino di senape, si ottiene una gustosa salsa per pesci e carni alla griglia».

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