Ceresole Reale e Pragelato a piedi tra cime e alpeggi

Ceresole Reale e Pragelato a piedi tra cime e alpeggi

Basta alzare gli occhi alle cime innevate e ai verdi alpeggi piemontesi perché tornino prontamente alla memoria i celebri versi di Giosuè Carducci: «Salve Piemonte! Sulle dentate scintillanti vette salta il camoscio…». Il paesaggio montano che il poeta descrive è quello dei monti intorno a Ceresole Reale, porta d'ingresso al versante piemontese del Parco nazionale del Gran Paradiso. Un comprensorio di montagne bellissime e fiere - il Gran Paradiso è l'unico quattromila interamente italiano - non ancora stravolto dal turismo di massa. Proprio per valorizzare e preservare questo ambiente è stato inaugurato un progetto di mobilità dolce «A piedi tra le nuvole» che ha l'obiettivo di limitare il traffico automobilistico in quota. E garantire a tutti, turisti, escursionisti, sportivi quel silenzio e quell'emozione che permettono di stabilire un rapporto autentico con la montagna. Dal lago Serrù fino al Nivolet, 2600 metri d'altitudine, la domenica si sale a piedi, in bicicletta o con l'ausilio di apposite navette. Il rifugio Cai Città di Chivasso accoglie i trekker ad ogni ora del giorno. Da qui la sommità innevata del Gran Paradiso si tocca quasi con mano. Il Parco, che celebra quest'anno il 90esimo anniversario, è la riserva protetta più antica d'Italia, seconda nel mondo solo al Yosemite Park in California.
Iniziative di mobilità dolce accomunano due località della provincia di Torino, Ceresole Reale e Pragelato, non a caso appena entrate a far parte di Alpine Pearls, associazione transfrontaliera che comprende ventisette località dell'arco alpino che si distinguono per offerte di turismo sostenibile. Come la chiusura di intere valli alle automobili, le carte di mobilità convenzionata, le e- bike, le biciclette elettriche, un ampio ventaglio di proposte di trekking, escursioni e percorsi dedicati.
Anche Pragelato, in alta val Chisone, nota per lo sci e per il suo trampolino olimpionico, si propone come meta naturalistica e culturale 360 giorni l'anno. In estate o in autunno è gradevole passeggiare nelle 19 borgate che compongono il Comune, tra prati fioriti e boschi di abeti, in un paese che non ha conosciuto l'urbanizzazione «selvaggia» di altre località sciistiche. Le baite, ristrutturate e curate nei minimi dettagli, hanno mantenuto la loro struttura originale con i caratteristici tetti a lose (tegole in pietra). Qua e là tracce di cultura occitana. Si colgono nei costumi tradizionali delle donne che nei giorni di festa sfoggiano scialli preziosi, grembiuli ricamati e le cuffie che la tradizione vuole bianche per la domenica e nere per i giorni di lavoro. Dal 1300 al 1713, questa zona godette, con il consenso del re di Francia, di ampia autonomia. E fu Repubblica degli Escarton per quasi cinque secoli fino all'arrivo dei Savoia dopo il trattato di Utrecht. Eredità della Repubblica è anche il mansia, il capo frazione, eletto ogni tre anni. Gestisce per esempio il forno comune, dove i residenti si riuniscono ancora per cucinare il pane.
Ma anche a Pragelato la bellezza del contesto ambientale prevale su qualsiasi altra considerazione. Un trekking da non perdere è quello all'interno del Parco naturale val Troncea, la valle dei fiori, chiusa al traffico privato. Un altro piccolo paradiso a milleseicento metri di quota, tra maestosi pini cembri e un tappeto di fiori alpini. (www.parconaturalevaltroncea.it).
Ma le sorprese non sono finite. Percorrendo l'alta val Chisone, alla sinistra del torrente sul versante della montagna, appare la fortezza di Fenestrelle. Imponente opera dell'uomo, voluta in tempi ormai lontani dal re Sole è oggi simbolo della provincia di Torino. Si tratta di una complessa struttura difensiva composta da tre forti uniti tra loro da quattromila scalini. La più importante opera militare alpina europea, seconda solo alla Muraglia cinese. Ma, come spesso capita nel Bel Paese, pochissimo conosciuta e valorizzata. E salvata dall'abbandono ed accessibile al pubblico grazie alla buona volontà di un gruppo di volontari riuniti nell'Associazione Progetto San Carlo onlus.
La fortificazione servì nei secoli allo scopo. Talmente imponente che mai vi si combattè battaglia. Per prenotare una visita alla fortezza, che per motivi di sicurezza deve essere obbligatoriamente guidata, telefonare allo 0121 83600 (www.fortedifenestrelle.com).
Info: www.turismotorino.org. Ufficio turismo di Pragelato: tel. 0122 741728. Long weekend, mezza pensione da 306 euro. Ufficio turismo di Ceresole: 0124 953186.

Tre pernottamenti a partire da 120 euro.

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