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Ceretto, tra Barolo e Abramovic

La famiglia Ceretto, oltre che produttrice di alcune delle etichette di Barolo da noi preferite, da anni ha intrapreso una strada di promozione dell'arte contemporanea

Ceretto, tra Barolo e Abramovic

La famiglia Ceretto, oltre che produttrice di alcune delle etichette di Barolo da noi preferite, da anni ha intrapreso una strada di promozione dell'arte contemporanea. E nei prossimi giorni fa il colpaccio di ospitare una delle più grandi artiste vivente, la serbo-statunitense Marina Abramovic, da sempre molto legata all'Italia. La Abramovic, che nella sua lunga carriera artistica in molte memorabili performance ha esplorato le possibilità artistiche del corpo, inaugurerà giovedì 28 settembre alle 18 nel Coro della Maddalena di Alba, «capitale» delle Langhe, la videoinstallazione «Holding the Milk» (nella foto un fermo immagine con la stessa Abramovic) una delle tre opere video di cui è composto il progetto The Kitchen, Homage to Saint Therese. «L'ispirazione di questi lavori - spiega l'artista - nasce dalla combinazione tra la rievocazione della cucina della mia infanzia, la storia di Santa Teresa d'Avila e questa straordinaria cucina abbandonata piena di bambini, tutta insieme e nello stesso momento». Venerdì 29 è previsto un incontro con l'artista, alle 18,30 al teatro sociale Giorgio Busca.

Tutto questo è stato reso possibile dall'impegno della famiglia Ceretto, che negli ultimi decenni ha promosso la ristrutturazione della cappella del Barolo a opera di Sol LeWitt e Davbid Tremlett e ha voluto altri gesti artistici contemporanei come il Cubo nella cantina di Castiglione Falletto e l'Acino alla Tenuta Monsordo, sede principale dell'azienda.

E noi brindiamo a questo evento con un bicchiere del sontuoso Barolo Brunate Ceretto 2012, originario dell'omonima collina in La Morra. Un Barolo che scegliamo perché più femminile, morbido e setoso, il lato rosa di un vino altrimenti piuttosto mascolino, pur se sempre elegantissimo. Un omaggio a Marina Abramovic.

Ma un vino che - Martina ci perdonerà - non ha bisogno di arte per essere goduto, essendolo già di per sé.

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