Che ridicole le crociate contro gli oroscopi

Prendersela con i "maghetti" in nome del cattolicesimo è poco onesto e disecucativo. L'unico peccato di chi segue gli astrologi è quello di andare contro la propria intelligenza

Che ridicole le crociate contro gli oroscopi

L’oroscopo è una faccenda poco seria. D’accordo. Ed è diseducativo. D’accordissimo. Ma forse è persino meno serio e meno educativo battersi usando il nome cattolico contro Giancarlo Magalli che pubblicizza su «RaiDue» in prima serata gli oroscopi del 2010.
Non si discutono le buone intenzioni. Uno fa quello che può per migliorare il mondo, e si comincia dal poco. Ma infiammarsi per una stupidaggine e stendere comunicati per contestare le previsioni di un maghetto, sapendo che si alzerà un bel polverone, forse non è un buon insegnamento per la gioventù che vorrebbe vedere gli adulti migliori gettare le migliori energie per qualche battaglia più interessante.
C’è l’Iran dove i ragazzi sono ammazzati perché cercano la libertà. In Irak due chiese a Mosul sono state incendiate da quelli di Al Qaida perché non sopportano le feste di Natale. Prendersela con l’idea che qualcuno dica che quest’anno andrà bene a chi è nato nel segno dei pesci, pare essere una battaglia nobile senz’altro, ma esagerata.
Sia chiaro. Tengo a precisarlo. Non sono un eretico, almeno questo pare di no. Ho già abbastanza guai anche senza avere il Sant’Uffizio che mi lancia anatemi. E dunque sono contro gli oroscopi senza remore, nonostante sia sempre stato un ammiratore di Frate Indovino e del suo calendario basato non sulle stelle ma più che altro sulla luna. Chi crede nell’Oroscopo e sceglie le cose su questa base fa peccato. Fa peccato soprattutto perché va contro l’intelligenza.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica firmato da Wojtyla, Ratzinger e dal grande amico Sandro Maggiolini è perentorio. Siamo credenti non creduloni. Al numero 2116, tra le infrazioni contro il primo comandamento «Non avrai altro Dio all’infuori di me», colloca la divinazione: «Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che “svelino” l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo». Dunque non si scherza. C’è un sacco di povera gente turlupinata dai maghi. Ma anche uomini potenti decidono su questioni decisive dopo aver ascoltato l’astrologo. Si diceva di Hitler, ma anche di Stalin. Basterebbe questa constatazione a tenerci lontani da queste manie. E di certo non è bello che la Rai investa in oroscopi. Avrei fatto una scelta diversa. Ma c’è persino un lato positivo in questa ricerca di segni: indica una sperdutezza, un bisogno. Se però i cattolici e quanti hanno qualcosa di più sensato da proporre si stracciano le vesti e gridano allo scandalo, senza indicare un'altra possibilità, fanno la figura di quelli che rubano il giochino a un bambino.
Resto dell’idea del grande cardinale Giacomo Biffi che preferisce combattere le storture con l’ironia, la ragione e una salda umanità. Ha scritto: «È stato giustamente notato come il mondo che ha smarrito la fede non è che poi non creda più a niente; al contrario, è indotto a credere a tutto: crede agli oroscopi, che perciò non mancano mai nelle pagine dei giornali e delle riviste; crede ai gesti scaramantici, alla pubblicità, alle creme di bellezza; crede all’esistenza degli extraterrestri, al new age, alla metempsicosi; crede alle promesse elettorali, ai programmi politici, alle catechesi ideologiche che ogni giorno ci vengono inflitte dalla televisione. Crede a tutto, appunto». Un lungo elenco, come si vede. A quando la battaglia contro le creme di bellezza e gli Ufo? Su, ragazzi, battiamoci per l’Iran e contro la tortura di queste carceri italiane, che farà meno chiasso, ma indebolisce la stupidità più della lotta contro lo zodiaco. Stare con forza dalla parte di chi si oppone alla tirannide, è un inno alla libertà persino dagli oroscopi.
A questo proposito, ho trovato una bella frase di Umberto Eco, che è il più bell’antidoto contro la prepotenza del fatalismo e della pigrizia magheschi: «Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo».

Un bel programma per il 2010.

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