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Che sbadati questi italiani: perdono per strada dentiere, lauree e radiografie

Per i medici è colpa dell'invecchiamento della popolazione che rende distratti. Ma negli uffici degli oggetti smarriti finisce di tutto. A Brescia mute da sub, a Roma carrozzine per disabili, a Venezia stetoscopi e carrelli per la spesa. Senza contare centinaia di cellulari

Scopini da wc, dentiere, stetoscopi, biciclette, portafogli vuoti, ma anche denaro in contanti, cellulari, minimoto, gioielli e mute da sub. Agli uffici oggetti smarriti dei Comuni italiani si possono trovare gli oggetti più strani e impensabili. Secondo il sociologo Enrico Finzi, quello di perdere oggetti in Italia è un fenomeno diffuso e destinato ad aumentare, visto che «la distrazione cresce con l'età e da un punto di vista sociologico più la popolazione invecchia e più aumentano le dimenticanze».
A Brescia, due anni fa, qualcuno portò circa 1.200 euro in contanti. «Se la somma perduta è significativa - spiega Finzi - potrebbe trattarsi di soldi sporchi perchè se si ha qualcosa di cui vergognarsi è più facile farsi cogliere in castagna. Quindi chi prende mazzette o soldi in nero deve stare più attento, perchè l'inconscio potrebbe fargli lo sgambetto». Sempre a Brescia, tre anni fa la polizia ferroviaria trovò in stazione una borsa da sub con dentro muta, fucile, pinne e maschera. Sette o otto anni fa, invece, a Roma un uomo fece depositare un anello con brillante che aveva trovato per strada. Dopo un anno, un mese e un giorno, la legge permette a chi ha rinvenuto l'oggetto di diventarne proprietario se nessuno ne denuncia lo smarrimento e lo richiede indietro. Non fu il caso di chi trovò quell'anello per le strade di Roma, e il monile finì così all'asta. «Quando perdiamo qualcosa, - spiega il direttore del dipartimento di Salute mentale del Fatebenefratelli di Milano, Claudio Mencacci - chiediamoci se in effetti non volevamo liberarci di un qualcosa che è simbolicamente rappresentato da quell'oggetto. Perdere un anello con brillante - continua Mencacci - può avere un significato, potrebbe essere stato regalato da un fidanzato o da un marito che non si ama più».
Cellulari, macchine fotografiche, oggetti lasciati dai turisti sui taxi: è questo, secondo un impiegato del Comune di Roma che lavora all'Ufficio oggetti rinvenuti, ciò che viene trovato con più frequenza per le strade e sui mezzi pubblici della capitale. Ma a volte qualcuno passa anche a depositare dentiere e carrozzine per disabili, e ogni tanto qualche fede perduta. È forse Venezia la città dove sono stati perduti e rinvenuti gli oggetti più bizzarri. Negli ultimi due anni, l'ufficio oggetti smarriti della città lagunare ha ricevuto in custodia uno scopino per wc, uno stetoscopio, una minimoto da cross, carrelli della spesa, farmaci, biberon, pc portatili, due diplomi in pergamena, delle radiografie, una tesi di laurea, il ripiano di un armadietto, delle ricette mediche, un piccolo quadro, una bilancia elettronica, una sonda da elettricista, uno slittino con portasci, uno sgabello pieghevole, un cavalletto per dipingere, e un pupazzo di legno.
A Genova, invece, nell'ultimo mese sono stati smarriti, e depositati all'ufficio oggetti rinvenuti del Comune, tre caschi, 50 chiavi, 18 cellulari e due valigie. Mentre a Napoli, non è raro che vengano depositati in attesa del proprietario degli oggetti dimenticati sui traghetti: si tratta di chiavi, macchine fotografiche e telecamere, ma i più numerosi sono i cellulari. «Perdere un telefonino - sottolinea Mencacci - vuol dire fondamentalmente che si è passati a un livello così alto di controllo che si ha bisogno di liberarsene. Il cellulare è uno strumento non solo di comunicazione, ma anche di relazione sociale e soprattutto di relazioni clandestine: se la famiglia è in crisi è colpa del telefonino che ha aperto le porte a tutti gli sms più nascosti e segreti». Per questo, secondo lo psichiatra «perdere il telefonino è anche una cura, è un atto mancato, uno a un certo punto si libera. È come - conclude Mencacci - se uno perdesse il diario dei segreti, perdendo il diario dei segreti è un pò come se si perdessero anche i segreti di cui c'è bisogno di liberarsi». L'importante è che l'Ufficio Oggetti Smarriti non te li restituisca..

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