Ecopass

Chi più inquina, più dovrà spendere

Previste delle riduzioni per i primi cento ingressi all'interno della cerchia. Esenzioni per chi trasporta un invalido

Chi più inquina, più dovrà spendere

Gentilissimo lettore (leggi la lettera: "Come posso capire la classe della mia vettura?"), innanzitutto non si preoccupi. Le confesseremo, io e i miei colleghi, che sono ormai mesi che scriviamo articoli su articoli, eppure anche per noi non è davvero semplice districarci in questa giungla. Una volta era semplicemente il pedaggio d’ingresso in città, poi è diventato il ticket modello Londra, congestion charge e ancora pollution charge. Infine l’Ecopass. Prima di ingresso, oggi di circolazione in centro. Perché dirà lei? Forse per una semplice strategia di marketing politico che mira ad allontanare sempre di più l’immagine di un’ulteriore tassa da imporre ai cittadini e far passare, come daprogrammaelettorale del sindaco Letizia Moratti, l’idea di un intervento a tutela della salute dei milanesi. E quindi?

Quindi, come dice lei, di certo c’è che dal 2 gennaio si paga. Ma chi e quanto? E qui viene il bello. Perché anziché scegliere per la tariffa unica, Palazzo Marino ha deciso, in omaggio al principio che «chi più inquina, più dovrà pagare », di differenziare le auto in classi inquinanti.Ognunacon la rispettiva tariffa. Come calcolare il potere inquinante, chiede lei gentile signor Somma, senza ricorrere al sito Internet del Comune (www.comune.milano.it/ecopass) sul quale sono comunque fornite tutte le spiegazioni necessarie? È presto (si fa per dire) detto. Mano al libretto di circolazione dove al punto V. 9 del riquadro 2 è riportata la direttiva Cee con l’indicazione della classe di appartenenza. La sua Fiat Uno, immatricolata nel lontano 1993, «ma sempre ben funzionante» è un’Euro1. La tariffa, quindi, sarà di 2 euro al giorno. Ferma restando la possibilità di abbonamenti a 50 euro per i primi cinquanta ingressi, e 60 euro per i successivi cinquanta.

E poi? Poi tariffa piena a due euro al giorno. Questo, ovviamente, se lei non risiede all’interno della Cerchia dei Bastioni. Altrimenti l’abbonamento annuale ridotto sarà di 125 euro. Come pagare? Già da ieri, primo giorno, i tagliandi erano a disposizione presso le rivendite autorizzate Atm, le tabaccherie, le edicole e gli Atm point. Oppure (ma solo da gennaio) agli sportelli bancomat del circuito Intesa-San Paolo. Per chi, a differenza di lei, volesse usare Internet, dal 27 dicembre con carta di credito nel sito www.comune.milano. it/ecopass. Altrimenti (dal 27 dicembre) sempre con carta di credito, dalle 7 alle 20 e dal lunedì al sabato al numero verde 800.437.437. Chi, invece, volesse togliersi il pensiero, può già richiedere (ma solo per gli ingressi giornalieri non agevolati) l’addebito permanente in c/c bancario compilando il modulo di richiesta Rid.

Troppo complicato? Per ogni informazione c’è un numero telefonico (02.02.02) a disposizione ventiquattr’ore su ventiquattro. Per il suo viaggio quotidiano in clinica, le notizie non sono buone. Non è, infatti, prevista nessuna agevolazione per motivi sanitari. A meno che ad essere trasportati non siano «disabili motori che espongano il contrassegno invalidi il cui titolare sia a bordo del veicolo». E allora sì.

Purtroppo voi malati cronici dovrete pagare anche per farvi curare.

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