Roma

Cin cin a teatro aspettando il 2010

Da qualche anno cresce il popolo di coloro che la notte di San Silvestro la passano a teatro, ben felici di assistere a uno spettacolo e di brindare poi con gli attori. Così come sono andate crescendo le diverse soluzioni adottate dalle sale teatrali per rendere questo momento particolarmente piacevole e divertente. A Roma, dove il Capodanno a teatro è ormai una vera e propria consuetudine, sono numerosi gli spazi grandi e piccoli che offrono «pacchetti» studiati ad hoc per la notte più effervescente dell’anno. Commedia e cabaret vanno ovviamente per la maggiore, soprattutto laddove siano «garantiti» da nomi e artisti di prestigio. Il Quirino, per esempio, arricchito da quest’anno di uno spazio ristoro aperto anche a pranzo e dall’atmosfera molto rilassante, incornicia lo spassoso spettacolo con Carlo Giuffrè e Angela Pagano, I casi sono due, in un corpus di proposte che comprende anche la cena e musica dal vivo con un dj (si va in scena alle 19). All’Eliseo la replica della fortunata commedia Il dio della carneficina di Yasmina Reza (non perdetela!) viene anticipata alle 20 per permettere poi agli spettatori di alzare i calici e fare il canonico count down in compagnia di Anna Bonaiuto, Silvio Orlando, Michela Cescon e Alessio Boni. Assai curiosa è poi la folle e misteriosa «asta al buio» che fa da corollario alla replica di un altro successo di questa stagione, il lavoro 7 14 21 28 di e con Antonio Rezza, in scena al Vascello fino al 3 gennaio. Al teatro Italia, Romeo e Giulietta si amavano eccome, simpatica rilettura del capolavoro di Shakespeare, viene invece posticipato alle 22.45, mentre la toccante storia raccontata da Clementi in Ben Hur, e in cartellone alla Sala Umberto fino al 6 gennaio, andrà in scena alle 22: in entrambi i casi artisti e pubblico saluteranno il nuovo anno insieme, facendo il tradizionale brindisi augurale. Stessa formula promettono anche lavori e show dove il divertimento è d'obbligo. Ci riferiamo all’accattivante e arguto Personaggi di Antonio Albanese (Gran Teatro), all’ironico Sempre più convinto di Maurizio Battista (Olimpico), al sagace ma in fondo tenero "Se non fossi già confuso mi confonderei" di Rodolfo Laganà (Greco). Senza trascurare la vis comica che Antonio Giuliani regala alla pièce Rimanga tra noi (Parioli) e il gustoso quadretto a sfondo psicanalitico che Carlo Emilio Lerici (anche regista), Cristina Aubry, Francesca Bianco e Margherita Mastrone disegnano in Sto un po’ nervosa (Belli). A chi, infine, predilige la danza, l'atletismo e l'agilità di corpi sospesi tra leggerezza ed energia sportiva consigliamo una performance curiosa e avvolgente come Play dei Kataklò.

Va in scena al Vittoria e anche qui non mancherà lo spumante.

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