Cultura e Spettacoli

Cinema e letteratura in «laboratorio»

Quarta edizione, quella che si apre oggi al Palacongressi di Stresa, del Festival Grinzane Cinema, emanazione del Premio Grinzane Cavour. Fino al 2 dicembre, film, incontri e seminari sul rapporto tra letteratura e cinema. Per evitare il rischio che il tema risulti poco avvincente gli organizzatori, d'intesa con i direttori artistici Steve Della Casa e Arnaldo Colasanti, hanno deciso di caratterizzare l'evento come un «laboratorio», in cui far incontrare e incrociare i due mondi. Accanto a ogni dibattito, quindi, una serie di proiezioni che restituiscano il retroterra di quanto si sta discutendo, rispettando quello che nel linguaggio critico di un tempo era lo «specifico» dei diversi mezzi espressivi. Cinque le sezioni in cui è stato suddiviso il Festival. «Come eravamo» è un viaggio attraverso il cinema «di costume»: titoli come Don Camillo, Un borghese piccolo piccolo, Porci con le ali, Profumo di donna ci parleranno dell'italiano al cinema dagli anni Cinquanta ai Settanta (titolo anche dell'incontro con protagonisti David Grieco, Alberto Bevilacqua, Gianni Canova, Marcello Veneziani). «Cineteca» sarà dedicata ai film di qualità tratti da romanzi di successo, dal Gattopardo a Tutti giù per terra; a dibattere su Luchino Visconti nel centenario della nascita saranno Della Casa, Gianni Farinetti, Giorgio Treves. «Nuovi film» presenta in anterprima italiana C'est Gradiva qui vous appelle, dell'ottuagenario guru del nouveau roman Alain Robbe-Grillet, presentato da Guido Davico Bonino. Il «Laboratorio» vero racchiuderà progetti sperimentali che intersecano cinema, tv e letteratura. Infine «I luoghi del cinema», cioè pellicole in cui il paesaggio gioca un ruolo chiave (le Langhe del Partigiano Johnny, la Torino di Dopo mezzanotte). A un grande narratore del paesaggio italiano, Mario Soldati (anche lui classe 1906) è dedicato l'omaggio «I volti della città, tra cinema e letteratura», curato da Massimo Scaglione, Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti sia per le proiezioni sia per i dibattiti.

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